Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso si è detta pronta ad una nuova mobilitazione. Dopo che il Governo Gentiloni avrebbe illustrato la sua proposta articolata in sette punti, infatti, i sindacati non si sono mostrati particolarmente soddisfatti visto che, l'esclusione dall'aumento dell'età pensionabile riguarderebbe soltanto pochi lavoratori.

Cgil pronta a mobilitazione

"La proposta del Governo sulla previdenza è insufficiente sia dal punto di vista delle misure presentate sia da quello dei lavoratori coinvolti", lo si legge da una nota diffusa dalla Cgil, che sembrerebbe propensa ad avviare una nuova mobilitazione al fine di estendere la categoria di lavoratori che potranno beneficiare dello stop all'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita che a partire dal 2019 determinerà un aumento di ulteriori cinque mesi dell'età pensionabile.

Secondo il Leader della Cgil Susanna Camusso, infatti, la proposta dell'esecutivo si concentrerebbe solo su 4.300 lavoratori appartenenti alle categorie di lavori usuranti e faticose individuate dalla Legge di Stabilità 2017, ovvero, sul 2,18 % delle uscite per la pensione di vecchiaia e anticipata. Si tratta di facchini, conduttori di gru, conduttori di mezzi addetti al trasporto di cose o persone, educatrici di asili nidi, operatori ecologici, conciatori di pelle, operai dell'industria estrattivi, edili e infermieri organizzati in turni notturni ai quali vanno aggiunti anche i lavoratori marittimi, i pescatori, i siderurgici e gli appartenenti al settore agricolo.

Tale misura, tuttavia, potrebbe comportare un costo pari a 46.066.611 euro per il triennio 2019, 2020 e 2021.

A renderlo noto è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che avrebbe annunciato una nuova mobilitazione per l'estensione delle platee. Ad intervenire è anche il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli: "L'irrilevanza delle proposte del Governo sulle Pensioni, evidenziata dai dati concreti conferma che gli impegni sottoscritti l'anno scorso con il sindacati sono stati disattesi", ha spiegato.

Atteso il confronto per il 18 novembre

Intanto, è atteso per sabato 18 novembre il prossimo incontro fra le organizzazioni sindacali e il Governo Gentiloni, giorno in cui l'esecutivo sarà chiamato a mettere nero su bianco sulla proposta formulata che non ha convinto del tutto le parti sociali. Non è escluso, però, che dopo il pressing della Cgil potrebbe esserci qualche modifica.