Non passano giorni, ore o minuti che non arrivino ulteriori novità sul tema della riforma Pensioni 2017. In particolare, continua a far discutere la questione legata all'aspettativa di vita, meccanismo che dal 2019 porterebbe l'età pensionabile a 67 anni, circa cinque mesi in più rispetto alla situazione attuale. Nella giornata di oggi, infatti, è previsto un tavolo di confronto tra il Governo e i sindacati durante il quale si affronteranno diversi argomenti. Nel frattempo, però, il senatore Giulio Tremonti, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano Corriere della Sera, ha parlato in maniera piuttosto decisa della riforma Fornero, facendo capire ancora una volta, anche in maniera abbastanza eloquente, qual è la sua posizione a riguardo.

Tremonti contro la Fornero sulla riforma pensioni

Giulio Tremonti ha esordito affermando che la riforma pensioni fatta nel 2010 era considerata la migliore in tutta Europa perché dava stabilità al bilancio e diverse certezze ai cittadini. Tutto questo prima che arrivasse la coppia composta da Mario Monti e da Elsa Fornero. Il senatore, infatti, ha puntato dritto il dito contro i provvedimenti che sono stati attuati nel 2011, affermando che sarebbe stata scritta "su ordine dei tedeschi". Secondo il suo parere l'incremento dell'età pensionabile di altri cinque mesi, di cui anche Cesare Damiano ha parlato recentemente, non sarebbe stato una tragedia se nel frattempo non ci fosse stato l'intervento dei due sopracitati che hanno distrutto tutto.

Riforma pensioni, Tremonti: 'Tutto legato all'opportunismo politico'

Il mandante di tutto ciò sarebbe da ricercare fuori dall'Italia, le cui tracce erano presenti già nella famosa lettera della Bce che fu inviata a Silvio Berlusconi nel 2011. Per Tremonti si è trattato di una lettera ispirata ad una logica di criminalità politica.

Col solo fine di sconfiggere il governo, la sinistra cominciò a chiedere di più a spese della riforma pensioni. In sostanza il problema principale sarebbe legato ancora una volta all'opportunismo politico, e Tremonti ha chiuso affermando che chi propone il blocco dell'adeguamento lo fa soltanto per guadagnare qualche voto in più, ma si tratta di una tentazione suicida.

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