Dopo i tavoli di confronto tanto attesi tra Governo e sindacati in tema di riforma Pensioni 2017, in cui sono state avanzate numerose proposte di emendamento alla Legge di Bilancio, sono state approvate diverse misure che dovranno essere confermate nell'incontro finale di sabato 18 novembre. Mentre continua a far discutere molto la questione legata all'aumento dell'età pensionistica in base al meccanismo dell'aspettativa di vita, infatti, per quanto riguarda APe sociale, Quota 41 e lavori gravosi pare si sia arrivati finalmente ad un punto molto importante e di accordo tra le parti.

Per quanto concerne l'età pensionabile l'ultimo a rilasciare delle dichiarazioni in ordine cronologico è stato Tito Boeri, presidente dell'Inps, che si è dichiarato contrario all'eventuale stop che le forze sindacali stanno chiedendo a gran voce da molto tempo. Dopo il vertice di lunedì 13 novembre invece, si è raggiunto un accordo di massima che verrà perfezionato, come già detto, nella riunione di sabato 18 novembre. Andiamo a vedere quali sono i punti cruciali su cui si è discusso molto.

Riforma pensioni, i provvedimenti per l'età pensionabile

Tornando all'argomento più discusso, quello dell'età pensionabile in base all'aspettativa di vita, quello che si può dire con certezza è che verranno escluse 15 categorie di lavoratori gravosi, con un abbassamento dei requisiti contributivi a 30 anni, a condizione che si siano svolte queste attività per almeno 7 anni negli ultimi dieci anni.

Il Governo, dunque, ha deciso di allentare i precedenti paletti, che erano fermi a 36 anni di contributi e 6 anni di lavoro negli ultimi sette. In più è prevista la costituzione di una commissione ad hoc che eventualmente potrà formulare nuove norme inserendo tra i lavoratori gravosi ulteriori categorie professionali. Le 15 categorie, quindi, saranno esentate dall'aumento dell'età pensionabile e continueranno ad uscire dal lavoro a 66 anni e 7 mesi anche dopo il 2019.

Riforma pensioni, APe sociale e Quota 41 per i precoci

Per quel che riguarda la proroga richiesta per l'APe sociale e Quota 41 per i lavoratori precoci, è previsto che vengano utilizzate tutte quelle risorse che non sono state esaurite nel 2017 per allungare lo strumento al 31 dicembre del 2019. Comunque, fino al 30 novembre prossimo è possibile richiedere l'accesso ai due strumenti in quanto è ancora in corso il riesame da parte dell'Inps.

All'interno della Legge di Bilancio quindi è già prevista la proroga fino al 2019.

Riforma pensioni, le altre misure da definire

Sabato 18 novembre potrebbero essere prese decisioni definitive anche per quanto riguarda altri punti in discussione: la separazione tra previdenza e assistenza e le agevolazione per la previdenza complementare che dovrà essere resa equa tra i lavoratori del settore pubblico e quelli del settore privato. A questo punto non ci resta che attendere ulteriori novità a riguardo.

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