Nella giornata di domani martedì 21 novembre 2017 si fermerà in tutta Italia la circolazione dei Taxi. La mobilitazione su scala nazionale durerà 24 ore ed è finalizzata ad aumentare il pressing sul Governo in merito alla regolamentazione del servizio. In particolare, la protesta si concentra sulla mancata emissione del decreto attuativo con il quale l'esecutivo aveva affermato di voler mettere mano al sistema, stante la deregolamentazione che è stata utilizzata da "soggetti strutturati e supportati da multinazionali, che invadono il mercato disconoscendo le regole più elementari del trasporto pubblico".

Secondo le Associazioni e Organizzazioni sindacali di categoria, lo scorso 23 febbraio era stato raggiunto un accordo con il Governo per la creazione di un percorso condiviso, che avrebbe dovuto culminare nell'emissione di un apposito Decreto. Così non è stato e ad oggi si attende ancora la firma da parte del Ministero dei trasporti e di quello dello Sviluppo Economico.

Sciopero Taxi, categoria non più disposta ad operare in un contesto senza regole

Stante la situazione appena descritta, lo scorso 6 ottobre i sindacati dei taxisti hanno proclamato lo sciopero nazionale, andando contemporaneamente ad organizzare una grande manifestazione a Roma. Nel comunicato con il quale è stata annunciata la mobilitazione si sottolinea che la categoria "non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni", pertanto rivendica la necessità di intervenire nei confronti di chi opera nel settore senza i requisiti.

Con la conseguenza, secondo i sindacati, di dare corpo ad un sistema che provoca problemi anche agli utenti.

Le conseguenze dello stop: domani Taxi fermi in città

Nella giornata di domani 21 novembre si annunciano quindi disagi per coloro che sono abituati a fare riferimento ai Taxi per muoversi in città. Chi dovesse mettersi in viaggio farà quindi bene a considerare che il servizio potrebbero non essere disponibile in tutte le principali città, come Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Napoli così come nei centri più piccoli.

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