Cisl e Uil d'accordo con il Governo Gentiloni sulla riforma delle Pensioni anticipate e di vecchiaia in vista degli aumenti dei requisiti di età necessari per le pensioni del 2019. Manca l'adesione della Cgil che minaccia la mobilitazione generale già dal prossimo dicembre. Non sono bastati alcuni ritocchi del Governo sul pacchetto delle pensioni rispetto all'incontro di sabato scorso per convincere Susanna Camusso. Ad oggi, dunque, è stata confermata l'esenzione delle 15 categorie di contribuenti impiegati nelle mansioni gravose per l'aumento delle pensioni di vecchiaia a 67 anni dal 2019.

Tra i ritocchi, c'è da segnalare la possibilità per le donne di accedere con condizioni più vantaggiose alle pensioni anticipate a quota 63 anni, con la formula dell'Ape social.

Ultime notizie pensione anticipata e pensioni vecchiaia ad oggi, 22 novembre 2017

Tuttavia, come scrive ''Il Messaggero'' di oggi, 22 novembre 2017, l'esenzione dall'aumento di 5 mesi per le pensioni anticipate e di vecchiaia sarà valida per il solo anno 2019. Inoltre, tra le quindici categorie esentate dagli aumenti dei requisiti delle pensioni, vi è stato un chiarimento sugli operai siderurgici: la misura comprenderà gli addetti alla prima ed alla seconda fusione, compresi gli operai che lavorino il vetro a temperature alte.

Dunque, le 15 categorie che non subiranno aumenti di età e dei contributi necessari per le pensioni di vecchiaia e per la pensione anticipata comprenderanno le 11 previste per l'uscita anticipata con Ape social più ulteriori quattro che riguarderanno, per l'appunto, i siderurgici, i marittimi, i pescatori e i braccianti agricoli.

Rispetto alla vigilia degli ultimi incontri tra Governo e sindacati, ulteriori novità riguardano le pensioni anticipate delle donne.

Novità pensioni anticipate donne 2017 con Ape social: ultime uscita quota 63

Infatti, il Governo Gentiloni si è impegnato a potenziare la pensione anticipata con anticipo pensionistico Ape social mediante allargamento della platea dei beneficiari proprio tra le donne lavoratrici.

Secondo quanto riportato dal quotidiano romano, alle donne sarà concesso uno sconto sui contributi necessari per la pensione anticipata Ape social di un anno per ogni figlio, con il limite massimo di due anni. Rispetto alle scorse settimane, dunque, il limite è rimasto invariato, ma verrà aumentato lo sconto contributivo da sei mesi ad un anno per figlio. Conti alla mano, una donna lavoratrice che voglia andare in pensione anticipata con l'Ape social dovrebbe dimostrare di avere l'età di 63 anni e 28 anni di contributi al posto di 30 se disoccupata, disabile o impegnata alla cura di familiari disabili, oppure 34 anni nel caso in cui lavori in una delle categorie gravose tra le quali rientrano anche le maestre della scuola e le infermiere.