Il nuovo anno porterà con sé una novità importante per le Pensioni delle donne, con l'introduzione dell'Ape rosa. Le lavoratrici, nel 2018, avranno un'ulteriore opportunità per andare in pensione prima rispetto all'età di vecchiaia, che resterà fissata a 66 anni e 7 mesi come per gli uomini. Oltre all'Ape rosa, le donne avranno ugualmente la possibilità di accedere alla pensione anticipata. Rimane in stand by la proroga di Opzione Donna al 2018, nonostante qualcosa continui a muoversi. L'esempio arriva dall'ordine del giorno presentato dall'onorevole Andrea Maestri, che nel proprio profilo Facebook ha annunciato l'intenzione di proseguire "una battaglia di giustizia e dignità".

Come funziona l'Ape al femminile

La nuova misura di pensione anticipata per le donne nel 2018 si chiama Ape rosa. Il provvedimento, inserito all'interno della Legge di Bilancio, consente alle lavoratrici di uscire fino a 2 anni prima, qualora si abbiano 2 figli, per ciascuno dei quali viene garantito uno sconto contributivo di 1 anno. Per il resto, i requisiti sono gli stessi dell'Ape social. E' necessario aver compiuto 63 anni di età e avere 30 o 36 anni di contributi (il secondo requisito è per le lavoratrici occupate in mansioni gravose, le cui categorie sono state allargate nel 2018 a 15, aggiungendo anche agricoli, operai siderurgici, marittimi e pescatori). Avendo uno o due figli, i requisiti si abbassano a 28 e 34 anni di contributi, nel caso si abbiano 2 figli (29 e 35 con un figlio).

Così come l'Ape social, l'Ape rosa è disponibile anche per chi è disoccupata, caregiver e invalida al 74 per cento.

Prepensionamento 2018

I requisiti per la pensione anticipata nel 2018 rimangono gli stessi del 2017. Dunque le donne potranno accedere alla pensione di anzianità contributiva, senza avere tagli al trattamento previdenziale, dopo 41 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall'età raggiunta.

Nel 2019 invece scatterà l'aumento dovuto dal meccanismo dell'aspettativa di vita, uno degli elementi più controversi dell'attuale riforma Fornero, ancora contestatissima a distanza di molti anni. Dal 1° gennaio del 2019 le donne vedranno posticipare la loro uscita dopo 42 anni e 3 mesi di contributi. Per quanto riguarda gli aumenti futuri, dovrebbero essere confermati 3 mesi in più per ogni biennio, anziché 5 mesi come avverrà tra poco più di un anno. Nei prossimi giorni riporteremo gli eventuali aggiornamenti su Opzione Donna e le altre misure previdenziali destinate alle lavoratrici del nostro Paese.