Spunta l'ipotesi di un bonus extra per aumentare i redditi più bassi dei dipendenti del pubblico impiego nella trattativa per il rinnovo dei contratti statali 2017. La novità si può leggere dall'ultima bozza dell'accordo all'Aran con i sindacati. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare la prima firma del rinnovo del contratto dei dipendenti delle Funzioni centrali (che comprende Inail, Inps e Agenzie fiscali, oltre ai ministeri per un totale di 247.000 lavoratori pubblici). Ma per arrivare alla firma dei contratti statali per i nuovi quattro comparti della riforma della Pa prima della fine dell'anno occorrerà accelerare.

Secondo quanto risulta a Il Messaggero, infatti, il Governo Gentiloni vorrebbe arrivare a concludere gli accordi per i rinnovi dei contratti statali il prima possibile, per fare in modo che gli aumenti degli stipendi possano arrivare nelle buste paga dei dipendenti statali prima delle prossime elezioni politiche.

Contratti statali, ultime notizie oggi: a quanto ammonta il bonus extra?

Infatti, accelerare con il rinnovo dei contratti statali vorrebbe dire che gli aumenti di stipendio di 85 euro mensili potrebbero essere accreditati nelle buste paga del 27 febbraio 2018, una settimana prima delle elezioni politiche del 4 marzo. Insieme all'aumento degli stipendi, il Governo punta anche a regolare gli arretrati del 2016 e del 2017: in tutto, secondo i calcoli fatti nelle ultime settimane, per i due anni dovrebbero essere versati 580 euro una tantum.

Oltre all'aumento di 85 euro mensili, nell'ultima bozza di accordo Governo e sindacati sarebbero arrivati all'intesa per assicurare un bonus extra che dovrebbe ammontare a circa 30 euro mensili, netti. Con questo bonus, scrive il quotidiano romano, si dovrebbe concludere anche la questione della salvaguardia del bonus di 80 euro introdotto da Matteo Renzi.

Riforma Pa 2017 e contratti statali: ultime novità oggi stipendi, bonus e arretrati

Infatti, con gli aumenti degli stipendi legati ai rinnovi dei contratti statali, una buona parte dei lavoratori del pubblico impiego rischierebbe di andare oltre alla soglia di reddito di 26.000 euro e di perdere il bonus di 80 euro. La salvaguardia del bonus di Renzi verrebbe assicurata tramite due direttrici.

La prima, già stabilita nello scorso mese, è quella di aumentare la soglia di reddito a 26.600 euro. Con questa misura, infatti, circa il 70 per cento dei percettori del bonus sarebbero salvaguardati. Con il bonus extra che si sta decidendo in questi giorni, invece, si aggirerà anche la possibile perdita degli 80 euro anche dell'altro 30 per cento, con una mensilità aggiuntiva di 30 euro netti che verrebbe percepita, però, dal 2 febbraio 2018 fino alla fine dell'anno. Lo stanziamento del bonus extra conferma la volontà del Governo Gentiloni di arrivare all'aumento degli stipendi prima delle elezioni, accelerando sulla firma del rinnovo dei contratti statali.