I dati statistici parlano chiaro: secondo la rivista Forbes più del 34% dei lavoratori americani totali lavorano da freelancer. In Italia le percentuali sono più basse, ma anche nel nostro Bel Paese i lavoratori freelancer stanno aumentando a vista d'occhio.

Si sa, lavorare da casa è il sogno di tutti, soprattutto dei più pigri. Avviare il proprio business da freelancer è una delle esperienze più soddisfacenti per un giovane talentuoso e, molto spesso, quello che è partito come un hobby, può diventare un vero e proprio lavoro, con guadagni che non hanno nulla da invidiare ad impieghi ben più impegnativi.

Allo stesso tempo può essere difficile iniziare e farsi riconoscere nel mondo del web. Un recente studio, reso noto dall'istituto finanziario World Bank, mostra che l'85% di chi intraprende un business da freelancer tende ad abbandonarlo nel giro di 30 mesi, a causa della cattiva gestione del proprio business.

Vediamo come muovere i primi passi nel mondo del freelance, e come gestire al meglio la nostra piccola "impresa".

1. Migliora le tue abilità

La prima cosa da fare è capire in cosa si è abili, individuare il proprio talento e lavorare per migliorarsi. La preparazione nell’ambito del lavoro da freelancer riveste un ruolo fondamentale, in primo luogo perché la concorrenza è spietata, e poi perché i clienti saranno molto esigenti nella scelta della persona giusta a cui affidarsi.

Quindi, con spirito di autocritica (e anche un po' di pazienza) cerchiamo di riempire eventuali lacune nella nostra preparazione. Avete sempre pensato di fare un corso per imparare ad usare Photoshop? O di affinare la conoscenza della lingua francese? E’ arrivato il momento di farlo. Non abbiate fretta: migliori saranno le vostre conoscenze, più probabilità avrete di farvi assumere.

2. Crea un portfolio che ti rappresenti

Il prossimo passo è quello di creare un portfolio che rappresenti al meglio voi e i vostri lavori, che siano traduzioni, lavori grafici o di artigianato. Un ipotetico cliente che sta passando al vaglio diversi candidati, vi chiederà di poter dare un’occhiata ai vostri lavori precedenti, per valutare lo stile e la qualità degli stessi.

Nel selezionare i pezzi da inserire nel portfolio, ricordatevi che essi devono valorizzare le vostre capacità ma allo stesso tempo devono essere veritieri: non c’è niente di peggio che dare un’idea sbagliata di sé e del proprio lavoro, creando delle aspettative che poi verranno irrimediabilmente deluse.

3. Iscriviti ad un sito di annunci

Il prossimo passo, dopo aver affinato le nostre capacità e aver realizzato un curriculum, consiste nel mettersi concretamente in gioco. Cerca nel web siti di annunci, dove poterti iscrivere e rispondere agli annunci di lavoro più adatti a te. Ne esistono davvero tanti, magari scegline più di uno, l’importante è informarsi bene sul sito, leggere il regolamento, capire come funziona.

E’ il momento di creare il tuo profilo personale, una vera e propria vetrina sul tuo lavoro e sulle capacità che offri al pubblico. Generalmente sui siti di freelancing è possibile specificare i campi in cui si è specializzati, e addirittura esporre il proprio portfolio. Cura il più possibile il tuo account, in modo che inspiri al cliente serietà e professionalità.

4. Rispondi ai clienti o agli annunci

Molte delle piattaforme specializzate in freelancing offrono la possibilità di cercarti letteralmente un lavoro, così come avviene nella vita reale: dai un’occhiata agli annunci tutti i giorni, in modo da non lasciarti sfuggire una potenziale occasione. Altri siti, invece, prevedono che sia il cliente a contattarti dopo aver visitato il tuo profilo e aver valutato il tuo portfolio.

In entrambi i casi è necessario essere pazienti; poichè ci troviamo nel mondo del web che è accessibile ad una quantità esorbitante di persone, il numero di candidati per un determinato lavoro sarà sicuramente maggiore. Il segreto sta nel cominciare da incarichi semplici, magari al di sotto delle proprie capacità, e al di sotto del compenso che avevamo immaginato di guadagnare. In questo modo ci si fa un nome, si guadagna poco inizialmente ma si ricevono più feedback da parte dei clienti, salendo nella classifica immaginaria dei freelancer. Rimanendo nella stessa ottica, se il sito (o il cliente stesso) offre la possibilità di decidere quanto farsi pagare, è meglio iniziare con somme leggermente sotto la media, inizialmente avremo l’impressione di sottovalutare il nostro valore, ma pian piano, quando ci sentiremo più sicuri delle nostre capacità e avremo fatto un po' di esperienza, saremo nella condizione di farci pagare quanto pensiamo di meritare.

La possiamo definire “gavetta”, al pari di quella che si fa in molti tipi di lavori prima di raggiungere la posizione più ambita.

5. Il cliente ha sempre ragione

Anche in questo caso vale il detto “il cliente ha sempre ragione”, naturalmente non nel senso stretto del termine. Se c’è uno svantaggio nel mondo del freelance, è che non è possibile interagire di persona con il cliente, di conseguenza diventa un po' più difficile capire le sue precise esigenze. E’ di fondamentale importanza entrare fin da subito in sintonia con il cliente, in modo da capire di cosa ha bisogno. Mostriamoci disponibili e flessibili, se non abbiamo chiaro qualche aspetto dell’incarico è bene chiedere ulteriori approfondimenti o, ancora meglio, facciamoci dare delle linee guida, in modo da ottenere un risultato del tutto soddisfacente sia per noi che per il cliente.