La manovra finanziaria che sta per essere definitivamente approvata, come sempre abbraccia diversi settori di intervento. Tasse, pensioni, famiglie ma anche il lavoro godranno di nuove norme e nuovi provvedimenti che entreranno in vigore l’anno prossimo. La manovra che ha ottenuto il via libera della Camera, compresa la fiducia che il Governo Gentiloni aveva chiesto sul provvedimento, adesso attende l’ultimo passaggio. Il Senato in terza lettura sta per dare il via libera definitivo alla manovra finanziaria e tutti i provvedimenti in essa contenuti saranno attivi nel 2018 dopo i canonici decreti attuativi.

In materia lavoro e problematiche di lavoro per i giovani, la manovra riserva molta attenzione, con incentivi e sconti in termini di contributi da versare per le aziende che decideranno di implementare il loro organico di dipendenti. Ecco le misure con cui le imprese avranno a che fare l’anno venturo.

Lavoratori under 35

Come riporta il sito “leggepertutti.it”, gli incentivi copriranno le assunzioni dei lavoratori con età pari o inferiore a 35 anni che avverranno tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2018. Si tratta di uno sgravio del 50% dei contributi che le aziende comunemente sono tenute a versare annualmente per i lavoratori. Le assunzioni oggetto del benefit dovranno per forza di cose essere con contratto a tempo indeterminato.

Cifre alla mano per i datori di lavoro significa un risparmio di 3mila per ogni nuovo lavoratore assunto secondo le regole previste dal provvedimento. Proprio i 3.000 euro sono la nuova soglia massima di sgravio concedibile, anche nei casi che vedremo dopo, di sgravio al 100%.

Modalità operative

Va ricordato che la possibilità sarà estesa anche nel 2019, ma solo per i lavoratori sotto i 30 anni di età alla data di assunzione, pertanto, solo per il 2018 questa opzione sarà sfruttabile per soggetti fino a 35 anni di età.

La durata dello sgravio o della decontribuzione che dir si voglia sarà di 3 anni. Per poterla sfruttare le aziende devono assumere lavoratori con contratti a tempo indeterminato, o in alternativa, trasformare un contratto di lavoro a termine, cioè precario, con uno senza scadenza. Possibile anche ottenere lo sgravio per dipendenti che provengono da contratti di apprendistato con lo stesso datore di lavoro che va a richiedere la decontribuzione.

Altro requisito fondamentale per le aziende richiedenti è quello relativo a precedenti licenziamenti. I datori di lavoro per ottenere il beneficio della nuova misura dovranno non aver dato vita a licenziamenti, anche collettivi nei 6 mesi precedenti la richiesta di nuova assunzione. Per quanto riguarda il lavoratore invece, al requisito strettamente anagrafico, quindi all’età da non superare, sarà necessario che lo stesso non abbia mai avuto contratti di lavoro a tempo indeterminato precedentemente la richiesta di nuova assunzione agevolata. La riduzione dei contributi sale al 100% nei casi in cui i soggetti che si vanno ad assumere, oltre all’età, siano anche provenienti da alternanza scuola-lavoro presso lo stesso datore di lavoro o abbiano svolto tirocini e periodi di apprendistato qualificante con il medesimo.