E' stato approvato l'emendamento al Dl di Bilancio 2018 relativo agli enti di ricerca e alle disposizioni del Dlgs 75 del 2017, in particolare l'articolo 20, la cosiddetta Legge Madia per superare il precariato. Dal sito funzionepubblica.gov.it si apprende che ad annunciare la novità, con soddisfazione, sono le ministre Marianna Madia e Valeria Fedeli, rispettivamente ministra della Pubblica amministrazione e ministra dell'Istruzione. Sono dieci i milioni di euro per l'anno che verrà e cinquanta da quello successivo, per i contratti di ricercatori e tecnologi, le risorse messe a disposizione dall'emendamento.

Si tratta, in maniera specifica, di contratti a tempo indeterminato.

Gli interessati

La novità riguarderà oltre 400 lavoratori nel 2018 e oltre 1.700 nel 2019. A regime, dunque, con il fondo in questione potranno essere assunte oltre 2 mila unità lavorative. Va sottolineato che, attualmente, la norma Madia dà la possibilità di assumere personale a tutti gli enti che hanno risorse stabili a disposizione. Nell'ambito di tale emendamento, sono cinquecento i ricercatori, tecnologi, tecnici e altre figure del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - noto anche come Crea - avviati verso un percorso di stabilizzazione: oltre quattrocento i precari vicini a un contratto a tempo indeterminato. Circa novanta, invece, coloro che avranno modo e possibilità di prendere parte ala riserva dei posti per i prossimi tre anni, fino al 2020.