Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ha criticato durante la manifestazione di sabato le misure del Governo sulle Pensioni anticipate delle lavoratrici, affermando che non è accettabile che il Ministro Poletti continui ad aumentare il numero di anni di contributi necessari alla pensione di vecchiaia. Alla mobilitazione della Cgil ha partecipato anche Lucia Rispoli, amministratrice del Movimento Opzione Donna, la quale ha contestato il fatto che l'Ape social donna aiuta l'uscita dal mondo del lavoro solo delle lavoratrici madri che già rientrano nelle categorie dell'Ape social.

In particolare tra queste le sole beneficiarie saranno le disoccupate, chi assiste invalidi, lavoratrici con disabili a carico oppure chi svolge lavori gravosi, ma saranno escluse dalla possibilità della pensione anticipata le migliaia di altre donne che hanno versato 35 anni di contributi e che chiedono di andare in pensione con la misura pensionistica di Opzione donna.

Maurizio Landini chiede modifiche sostanziali dell'Ape social

Il sindacalista Maurizio Landini chiede una vera flessibilità in uscita e chiede modifiche dell'Ape social: i lavoratori devono poter andare in pensione a 62 anni in base ai contributi che hanno versato e non essere costretti dalla legge Fornero al raggiungimento dei 67 anni.

Si è detto favorevole anche ad una pensione minima di garanzia per i giovani con un importo minimo di 930 euro e alla proposta di Silvio Berlusconi di pensioni minime a 1000 euro ha risposto che è ora di finirla con gli spot elettorali e bisogna abolire finalmente la legge Fornero, principale causa della follia della pensione a 67 anni.

Siamo, infatti, gli unici in Europa ad andare in pensione così tardi e questa è una cosa inaccettabile.

Anche Matteo Salvini, leader della Lega, si dice favorevole ad abolire la legge Fornero e ha punzecchiato il suo alleato Berlusconi affermando che il programma sulle pensioni va concordato prima del voto e non dopo. Inoltre, alla proposta di pensioni minime a 1000 euro ha risposto che così si penalizza chi ha versato per 30 anni i contributi e adesso percepisce un assegno pensionistico di 700 euro.

Sull'argomento si è espresso anche Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle, che si è dichiarato favorevole ad aumentare le pensioni minime a 780 euro, visto che è inaccettabile che siano ancora sotto la soglia di povertà in Italia.