Torniamo ad aggiornare i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" con alcune dichiarazioni in arrivo dal Comitato Opzione Donna Social in merito al comparto previdenziale. "Sta girando insistentemente in rete un comunicato da parte di Claudio Ardizio nella sua veste di coordinatore nazionale COMITATI ESODATI D’ITALIA", ha evidenziato la fondatrice del CODS Orietta Armiliato. "Immagino che tutti voi abbiate avuto modo di prenderne atto e, ad ogni buon conto, nei commenti a questo post ne ho riportato il testo integrale.

Vi informo che ho già enunciato il punto di vista del CODS rispondendo ad alcune assunzioni postate in questa pagina e vi metto a conoscenza del fatto che non vi è stata alcuna condivisione di intenti, né nessun dialogo a monte con il Coordinatore suddetto né prima né successivamente a che tale annuncio apparisse in rete e, contestualmente, fosse pubblicato dall’Ardizio direttamente sulla nostra pagina".

La posizione del CODS sulla vicenda

Stante la situazione, l'amministratrice del gruppo ha chiarito le motivazioni alla base della propria posizione, approfondendo i dettagli della vicenda. "Concordare azioni unitarie (manifestare, scioperare, etc) ha senza ombra di dubbio valenza, ma unire i Comitati in un unico gruppo anche per quel che attiene la gestione quotidiana specifica delle tematiche per le quali si sono formati, non porta alcun valore aggiunto ed anzi va, a mio modo di vedere, a detrimento di una questione piuttosto che dell’altra.

Se, invece, come sostiene il mittente del messaggio, questa fosse davvero un’azione vantaggiosa per tutti, non si spiegherebbe il fatto che esistono, ad esempio, due gruppi attivi con lo stesso identico scopo ovvero dove ambedue chiedono unicamente la Proroga della misura dell’Opzione Donna ed idem per quanto al tema della Quota 41.

Altre questioni, peraltro non di poco conto: chi amministrerebbe il nuovo gruppo? Chi ne sceglierebbe la linea e le azioni e a vantaggio di quale obiettivo in maniera prioritaria? Nella condizione di dover mediare durante gli incontri con le istituzioni (e se hai più richieste così sicuramente accadrebbe) a quale istanza si darebbe la precedenza?

E queste sono solo alcune delle questioni che si pongono immaginando una sorta di piano d’azione con relativo elenco dei rischi e delle opportunità. Personalmente sarei già più che soddisfatta se si facesse in modo che i gruppi esistenti si rispettassero fra di loro, se gli amministratori non lasciassero andare le proprio pagine verso quella deriva di maleducazione, crassa ignoranza, dileggio, denigrazione etc. che nostro malgrado rileviamo ogni giorno; per me, già il gestire con attenzione queste “banalità”, renderebbe più seria e credibile l’esistenza e lo scopo di queste comunità virtuali".

Armiliato: i Comitati restino apolitici ed apartitici

All'interno del punto della situazione espresso da Armiliato si sottolinea poi l'importanza del fatto che i Comitati restino neutrali rispetto ad eventuali indirizzi politici.

"Alcuni gruppi sono mossi e/o appoggiati da correnti politiche: ebbene, ci si dovrebbe assoggettare tutti a “quale”? Per quanto mi riguarda, i Comitati hanno la loro forza proprio poiché apolitici ed apartitici sono pronti ad accogliere tutti ma, soprattutto, hanno forza e valenza perché sostengono appunto un’istanza al massimo due se della medesima tipologia, sostenendola con la dovuta puntualità e competenza", ha sottolineato la fondatrice del gruppo.

Il Comitato Opzione Donna Social ribadisce l'importanza dei sindacati

"Per le azioni unitarie, anche questo l’ho già detto ma volentieri lo ripeto, esistono le organizzazioni Sindacali: quella è la loro attività e la ragion d’essere della loro esistenza", ha evidenziato Orietta Armiliato in merito alla vicenda, spiegando che "se vogliamo che le azioni messe in campo da loro siano ancor più efficaci, invece di provare a sostituirci a queste organizzazioni (esercizio inefficace già solo nell’immaginario comune) sosteniamoli tramite i nostri Gruppi spontanei ed i nostri Comitati: questo è, a mio avviso, il modus operandi corretto verso il quale dobbiamo indirizzarci e che potrà portare valore e risultato se gestiamo i nostri Gruppi con serietà, senso civico e senza assurde competitività.

Dopodiché, ognuno eserciterà quello che è il suo punto di vista, mentre la sottoscritta è fin da ora pronta, quale fondatrice ed Amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, ad accogliere e discutere ogni tipo di contestazione/opposizione rispetto a quanto sopra esposto".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che abbiamo riportato. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.