Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 23 dicembre 2017 vedono arrivare la nuova legge di bilancio in Senato per la terza e ultima lettura. In merito alle pensioni anticipate tramite opzione donna si registra l'approvazione dell'Ordine del Giorno ad opera dell'On Maestri (Liberi e Uguali), mentre la Cgil esprime le proprie critiche in merito ai mancati interventi correttivi alla Manovra. Infine, ricordiamo che il prossimo anno gli assegni Inps torneranno a crescere per l'adeguamento all'inflazione. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Dal CODS il commento sulla legge di bilancio in arrivo al Senato

La fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato ha commentato l'ultimo passaggio della legge di bilancio 2018 alla Camera ed il successivo invio al Senato per la chiusura della partita, inserendo nel gruppo la foto di un sipario come metafora della conclusione dell'iter legislativo. L'amministratrice ha infatti spiegato che il provvedimento ha assunto la propria veste definitiva, tanto che la terza lettura (che sarà blindata) servirà solamente ad archiviare definitivamente la pratica prima della fine dell'anno.

Opzione Donna: approvato l'OdG dell'On. Andrea Maestri

Sul tema dell'opzione donna si registra l'approvazione dell'Ordine del Giorno dell'On.

Andrea Maestri (Liberi e Uguali), con il quale si impegna il Governo "a valutare ogni possibilità di impiegare le risorse non utilizzate, risultati dall'attività di monitoraggio prevista dall'art. 1, comma 281 della legge 208/2015, prioritariamente per la prosecuzione del regime sperimentale di Opzione donna, prevedendo la proroga fino al 31 dicembre 2018".

Si tratta "del mio ultimo atto prima dello scioglimento delle Camere, per il diritto alla pensione delle lavoratrici" ha commentato il Parlamentare, spiegando che l'Ordine del giorno "è un atto di indirizzo politico per la proroga di Opzione Donna".

La CGIL critica la nuova legge di bilancio: "nessun capitolo convince"

Dai sindacati continuano ad emergere reazioni critiche rispetto ai mancati interventi previsti con la legge di bilancio su welfare, lavoro e previdenza.

È in particolare la Segretaria confederale Gianna Fracassi della Cgil ad esprimere le proprie perplessità attraverso un intervento su Radio Articolo 1. Secondo la sindacalista, "l'APE sociale è una misura che riguarda un numero molto basso di persone. Il governo ha fatto aggiustamenti che non colgono i problemi dei giovani (la pensione di garanzia), né la questione della flessibilità in uscita". Particolarmente critica anche la posizione espressa sul parametro di adeguamento all'aspettativa di vita. "Prevedere e non stoppare il meccanismo dell’aumento dell’età pensionabile vuol dire che non si vuole affrontare le conseguenze della legge Fornero sul mercato del lavoro. Non introdurre nessuno di questi temi nella legge di bilancio è stato un gravissimo errore.

Ma per la Cgil la vertenza rimane aperta e non si chiude con la legge di bilancio".

Assegni INPS, il 2018 è l'anno del ritorno alle rivalutazioni

Il prossimo anno torneranno a crescere gli assegni previdenziali pubblici. È il frutto dei nuovi adeguamenti all'inflazione, che porteranno l'assegno base a 507,42 euro dalle 501,89 euro precedenti. Per questa fascia di pensionati l'aumento annuale sarà quindi di circa 72 euro. Gli importi risulteranno man mano più bassi al crescere dell'assegno, con il valore minimo del +0,45% per coloro che percepiscono un assegno maggiore di sei volte il minimo Inps.

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