Le ultime novità sulla Pensioni ad oggi 5 dicembre 2017 riprendono l'ampliarsi delle possibilità di accesso all'APE sociale ed alla Quota 41 per i disoccupati a cui è scaduto un contratto a termine. Dalla Commissione lavoro della Camera arriva invece una critica ai "margini troppo discrezionali di cui dispone l'Inps", riprendendo le parole utilizzate dal Presidente Cesare Damiano, preoccupato per le interpretazioni restrittive dell'Istituto. Nel CODS si fa invece il punto della situazione rispetto alle strade percorribili per le donne. Infine, la Cgil segnala la prosecuzione degli incontri con i gruppi parlamentari avviati negli scorsi giorni sulla Legge di bilancio 2018.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate, con la Manovra 2018 più vicina l'APE sociale e la QUOTA 41 per i lavoratori a termine

La nuova legge di bilancio prevede una parziale flessibilizzazione per i disoccupati che desiderano fruire dell'APE sociale e della Quota 41 al mancato rinnovo di un contratto a termine, purché risultino presenti specifici requisiti. È quanto emerge dai correttivi passati definitivamente in Senato, che vanno ad incidere sull'esclusione di una platea che appariva già penalizzata dall'insicurezza della precedente situazione lavorativa. A partire dal 2018 anche i contrattisti a termine potranno quindi fare domanda di pensionamento anticipato, purché abbiano maturato i 63 anni di età assieme ai requisiti contributivi previsti dal legislatore, e possano allo stesso tempo dimostrare almeno 18 mesi di lavoro dipendente nei 36 mesi precedenti la conclusione del contratto.

Dalla Camera si criticano i margini eccessivamente discrezionali dell'Inps

"I margini dell'Inps sono troppo discrezionali": lo afferma il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, evidenziando una recente sentenza del Tribunale di Bergamo rispetto al riconoscimento del bonus bebè in favore di un gruppo di lavoratrici straniere.

"Come Commissione Lavoro della Camera abbiamo dovuto fare i conti numerose volte con questo problema", ha specificato il parlamentare, ricordando quanto già successo nel caso delle circolari riguardanti i pensionamenti anticipati delle lavoratrici che desideravano accedere all'Inps tramite l'opzione donna. In merito invece al reimpiego delle risorse eventualmente non ancora spese, l'ex Ministro del lavoro chiede di destinarle al prolungamento dell'APE sociale al 2019 ed all'inclusione di nuove categorie (siderurgici, agricoli, marittimi e pescatori) nella misura di tutela.

Uscite flessibili e donne: i nuovi chiarimenti dal CODS

"Il momento è cruciale, fra LdB e campagna elettorale... il diritto soggettivo non può essere esercitato entro "un termine", piaccia o meno". Ad affermarlo è la fondatrice del CODS Orietta Armiliato, che ha espresso la propria posizione in merito alle ultime vicende riguardanti il tema dell'opzione donna. "Siamo naturalmente solidali con tutte (al di là delle idiozie che leggiamo da sempre ed in particolare in queste ore sul remare contro/esultare che offendono la nostra intelligenza e la nostra morale, oltre a non servire a nulla se non a screditare sia chi le dice sia chi le avalla ...), ma le strade da percorrere devono necessariamente essere altre", ha concluso Armiliato.

Legge di bilancio 2018: la Cgil prosegue gli incontri con i gruppi parlamentari

Continuano anche nella giornata del 5 dicembre i colloqui della Cgil con i gruppi parlamentari di Camera e Senato. La richiesta di confronto è stata avanzata dalla Segretaria generale Susanna Camusso, a seguito del mancato accordo con il Governo e con l'obiettivo di chiedere un intervento del Parlamento in favore dei lavoratori che vivono situazioni di disagio attraverso politiche di maggiore flessibilità previdenziale. Nella giornata di oggi gli esponenti sindacali incontreranno il gruppo dei parlamentari della Lega Nord e autonomie alla Camera dei Deputati.

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