La povertà e le situazioni di disagio in Italia sono sempre in numero molto alto. Lo dimostra il fatto che i Caf ed i Comuni, cioè gli organismi a cui i cittadini si rivolgono per le domande del nuovo reddito di inclusione, dai dati sembra siano stati letteralmente presi d’assalto. Il Rei che è la nuova misura di sostegno al reddito per le famiglie italiane sta riscuotendo molto successo, ma dalle segnalazioni dei Caf sembra che molti soggetti si presentino ai Caf per presentare domanda pur non avendone i requisiti. Proprio la questione dei requisiti è quella più delicata perché la misura presenta regole che potrebbero trarre in inganno qualcuno, che si crede possibile beneficiario della prestazione ma in effetti non lo è.

Disoccupati e disagiati

Come riportano diversi media, sarebbero 500mila le famiglie interessate dal Rei secondo i numeri che il Governo ha utilizzato per finanziare la misura, anche se per esempio, Il Sole24Ore del 1° dicembre considera 700mila i potenziali beneficiari con la misura a regime. Famiglie composte anche da una sola persona e questo rappresenta il primo dubbio interpretativo della misura. La famiglia composta da un solo individuo, alla quale toccherebbe l’importo più inferiore di quanto previsto dal Rei, cioè 190 euro al mese circa, deve avere un requisito di composizione abbastanza chiaro.

Il soggetto che vive da solo deve essere un disoccupato con età pari o superiore a 55 anni.

Solo agli over 55 disoccupati è consentito l’accesso al sussidio da singoli componenti quale nucleo familiare, anche se da luglio come promesso dal Governo, la misura dovrebbe subire ritocchi che consentiranno l’estensione dei beneficiari oltre che il potenziamento dei soldi da erogare. Gli importi del Rei salgono con il salire dei componenti il nucleo familiare, fino alle famiglie numerose composte da 5 o più soggetti per le quali il benefit sarà di 485 euro al mese.

Ecco tutte le cose da sapere

I soldi saranno erogati tramite una carta magnetica simile alla carta acquisti o ad una comune carta di credito. Le erogazioni dovrebbero essere a carattere mensile e i soldi caricati sulla carta non saranno interamente prelevabili in contanti. In pratica, solo il 50% dei fondi disponibili nella card potranno essere prelevati agli sportelli bancomat, perché la restante parte dovrà essere utilizzata per pagare bollette per le utenze domestiche, fare acquisti i farmacia o nei negozi di generi alimentari.

Farmacie e negozi inoltre dovrebbero garantire un trattamento più favorevole a chi pagherà la spesa con la tessera, offrendo sconti sui prezzi al pubblico nell’ordine de 5%.

Il Rei oltre che dare ossigeno alle famiglie dal punto di vista reddituale, ha l’obbiettivo di ricollocare socialmente o come lavoro i soggetti beneficiari. Bisognerà partecipare ai percorsi di riqualificazione e ricollocazione che i servizi sociali del Comune o i Centri per l’Impiego, metteranno in piedi per tutti i componenti della famiglia aiutata. Percorsi personalizzati e che sono obbligatori da seguire per continuare a percepire la misura per tutti i 18 mesi che sono la sua durata massima. Va ricordato che la misura è rinnovabile anche per periodi più lunghi, con domande da presentare a 6 mesi di distanza dall'ultimo mese di erogazione del precedente bonus.

Redditi

La componente reddituale è l’altra cosa che potrebbe generare confusione tra i richiedenti. L’Isee necessario per l’accesso è quello ancora in corso di validità che scadrà il prossimo 15 gennaio. Nella domanda da presentare, tutta autocertificativa, il richiedente deve dichiarare di avere un Isee valido che non deve superare i 6.000 euro. Accettabile anche l’Isee corrente, nei casi in cui situazioni sopraggiunte dopo la presentazione della Dsu, abbiano prodotto modifiche del valore Isee iniziale. La domanda va presentata ai comuni che provvederanno a girarle all’Inps che resta il soggetto erogatore della prestazione. Oltre all’Isee importante avere un Isre fino a 3.000 euro, non avere (tutti i componenti del nucleo familiare e cifre che si sommano) nuove autovetture o moto immatricolate a nuovo negli ultimi 2 anni, case e fabbricati con valore catastale superiore ai 20mila euro senza considerare tra questi la casa di abitazione del nucleo e soldi in banca a qualsiasi titolo posseduti da tutti i componenti la famiglia non superiori a 10mila euro (8mila per famiglie di due persone e 6.000 euro per il singolo).

Va ricordato che la famiglia per poter beneficiare del Rei deve avere al suo interno almeno un soggetto over 55, un disoccupato che da almeno 3 mesi ha finito di percepire la Naspi o non ne aveva i requisiti, donne in stato di gravidanza, figlio minorenne o soggetto disabile.