Via dall'insegnamento nella Scuola i docenti che non sono laureati. All'indomani della sentenza del Consiglio di Stato che lascerà fuori decine di migliaia di maestre con titolo di studio di diploma magistrale, anche i docenti che sono entrati già in ruolo rischiano il posto. In tutto, secondo quanto riporta Repubblica di oggi, 29 dicembre 2017, sarebbero cinquemila le maestre che hanno già un contratto a tempo indeterminato, anche se con riserva, ma che rischiano di essere rimandate a casa dalla sentenza dei giudici. In più, altre quarantatremila maestre sono state estromesse dalle graduatorie ad esaurimento (gae) e, pertanto, non potranno sperare nello scorrimento delle graduatorie per arrivare ad insegnare di ruolo.

Scuola infanzia e elementari, ultime novità oggi: maestre fuori da GaE

L'ennesimo pasticcio nel reclutamento dei docenti delle scuole materne ed elementari rischia di diventare dannoso per la continuità didattica. Infatti, le maestre hanno organizzato uno sciopero alla riapertura della scuola dopo le vacanze natalizie, l'8 gennaio 2018 e minacciano di arrivare al blocco degli scrutini. Per tutte, la prospettiva è l'estromissione dalle graduatorie ad esaurimento e la riapertura della terza fascia delle graduatorie di istituto. Col risultato di rimanere escluse dallo scorrimento delle GaE per l'assunzione a tempo indeterminato e accontentarsi di poter fare solo supplenze nella scuola. E' quanto hanno deciso i giudici del Consiglio di Stato nell'adunanza plenaria per le maestre con titolo di studio di diploma magistrale conseguito prima del 2002, anno a partire dal quale fu deciso che per insegnare nelle scuole materne ed elementari fosse necessaria la laurea.

Le successive sentenze dei giudici amministrativi avevano ammesso le maestre escluse nel 2002, accogliendo i ricorsi. Secondo i dati del ministero dell'Istruzione, le maestre escluse dalle gradautorie ad esaurimento sarebbero 43.600, meno delle cifre emerse in questi giorni che parlavano di 55 mila maestre. Tutte sono inserite nelle graduatorie ad esaurimento, con riserva, per le scuole primarie e dell'infanzia.

Nel totale rientrerebbero anche cinquemila maestre che sono già state assunte con contratto a tempo indeterminato, sebbene in attesa di sentenza definitiva. Il Consiglio di Stato si è espresso con parere negativo ed adesso la decisione definitiva spetterà ai giudici del Tribunale amministrativo regionale che si dovranno esprimere su ciascun ricorso.

Giovedì prossimo, 4 gennaio 2018, è prevsito l'incontro tra il ministero dell'Istruzione e i sindacati per arrivare ad una soluzione, perlomeno temporanea.

Scuola, graduatorie istituto, Gae, ricorsi e concorsi 2018: le previsioni

Infatti, spiega Repubblica, il ministero dell'Istruzione cercherà di garantire l'insegnamento ai docenti almeno fino alla fine dell'anno scolastico, per assicurare la continuità didattica. Dal prossimo anno, ad esclusione di 3.000 maestre che già hanno ottenuto sentenze a favore passate in giudicato, tutte dovranno tornare a fare supplenze con la riapertura della terza fascia delle gradautorie di istituto. La questione ha sollevato anche le proteste delle maestre che la laurea l'hanno conseguita e che si sentono scavalcate dalle colleghe con il solo diploma magistrale.

Secondo il coordinamento della facoltà di Scienze della formazione primaria, infatti, il sistema dei ricorsi ha rappresentato per anni un meccanismo malato a vantaggio chi era già stato ammesso con riserva ed ha continuato a prestare servizio pur sapendo del rischio. In questo modo, secondo il coordinamento, non è assicurato il merito.