Col rinnovo dei contratti degli statali e gli aumenti degli stipendi, le buste paga dei lavoratori del pubblico impiego saranno più alte nel 2018. Infatti, la firma del primo contratto porterà aumenti degli stipendi tra i 63 ed i 117 euro al lordo. Ma è atteso dagli statali anche l'accredito dei mancati aumenti stipendiali dei primi due anni di contratto, ovvero il 2016 ed il 2017. Secondo quanto riporta ''Il Messaggero'' di oggi, 30 dicembre 2017, gli arretrati ammonterebbero da un minimo di 370 euro ad un massimo di 712, al lordo. In tutto, nel 2018, secondo il quotidiano romano, gli stipendi degli statali dovrebbero crescere di circa mille fino a duemila euro.

Novità di oggi 30 dicembre sul rinnovo contratti statali 2017: ultime sugli stipendi

Sono questi i termini del rinnovo del contratto del primo dei quattro comparti statali, alla cui firma si è giunti prima di Natale. Il settore delle Funzioni centrali darà, infatti, l'idea delle condizioni dei rinnovi degli altri contratti statali per i quali si dovrà attendere ancora qualche settimana, come quello della scuola e della sanità. Infatti, per questi comparti occorrono ancora una serie di accordi che riguardano l'organizzazione specifica del servizio e degli stipendi. I lavoratori di tutti i comparti riceveranno, a partire da marzo prossimo, gli aumenti medi di 85 euro lordi, calibrati in base agli stipendi percepiti nella Pubblica Amministrazione attraverso un complicato meccanismo di calcolo.

A tal proposito, i redditi più bassi riceveranno un'entrata supplementare, ovvero un bonus extra, tra i 21 e i 25 euro. Questo bonus verrà accreditato per dieci mensilità nel 2018 in modo da sterilizzare la possibilità che i dipendenti statali possano perdere il bonus 80 euro a seguito degli aumenti degli stipendi.

Calcolo aumenti stipendi 2018 e arretrati 2016 e 2017 con rinnovo contratti statali

Nel dettaglio, in base al rinnovo del contratto degli statali delle Funzioni centrali da applicare, verosimilmente, anche ai dipendenti della scuola e degli altri comparti della Pubblica amministrazione, il calcolo degli aumenti del 2018 potrebbe essere il seguente: chi percepisce i redditi più alti, ad esclusione dei dirigenti, avrà il primo arretrato di 13 mensilità sia del 2016 che del 2017 e di gennaio e febbraio del 2018.

Si parla, al lordo, di 710 euro. Da marzo scatterà, invece, l'aumento di 117 euro per un aumento annuo di circa 2.000 euro. Per gli statali che percepiscano redditi medi, invece, l'arretrato avrà l'importo di circa 490 euro e l'aumento, al mese, di 85 euro. Il totale lordo sarà di 1.434 euro. Alle fasce basse, invece, saranno corrisposti 370 euro di arretrati e l'aumento mensile di 63 euro, più il bonus di 20 euro fino a fine 2018.