I collaboratori domestici, siano essi colf, badanti o baby sitter, vengono suddivisi in livelli che variano a seconda delle mansioni svolte, dell'anzianità di servizio e della qualifica di cui sono in possesso. Ad ogni livello corrisponde un diverso trattamento sia dal punto di vista normativo che da quello giuridico e soprattutto, cambia la retribuzione da erogare ai Lavoratori. Esiste un CCNL di riferimento a cui i datori di lavoro devono attenersi quando vanno ad assumere un dipendente e questo prevede 4 fasce di inquadramento e due indici di retribuzione minima.

La novità è che per il 2018 per tutte le fasce in cui vengono inquadrati i lavoratori e per ogni singolo indice di stipendio minimo è ufficializzato uno scatto in aumento. La notizia riportata da un articolo del noto quotidiano “Il Sole24Ore” viene accompagnata da una spiegazione della Fidaldo, associazione dei datori di lavoro domestico che era presente ad inizio 2017 quando il Contratto Collettivo fu rinnovato. Ecco le novità, come capire le fasce di inquadramento e cosa cambia per ciascuna di esse dal punto di vista dello stipendio.

I livelli in sintesi

I livelli come dicevamo sono 4 e si distinguono per mansioni prevalenti svolte dal lavoratore, grado di responsabilità in servizio, qualifica del dipendente e anzianità di lavoro.

I lavoratori non addetti all’assistenza di persone non autosufficienti, con un’esperienza nelle mansioni fino a 12 mesi, che sono chiamati a svolgere ruoli sotto il diretto controllo del datore di lavoro, con compiti generici, vengono inquadrati nel livello A. Le due sottocategorie o indici di retribuzione sono quello semplice o il super.

Nel primo rientrano i collaboratori generici o operai comuni, cioè i classici addetti alle pulizie o gli aiuto cuochi tanto per citare alcune delle tipologie di domestici più frequenti. Nel secondo sono compresi gli addetti alla compagnia di bambini o anziani e disabili autosufficienti. Tutti i livelli si sottodistinguono in categoria super o semplice.

Per il livello B si passa a soggetti con esperienza superiore ai 12 mesi e con determinate qualifiche come i camerieri, giardinieri, autisti ed operai qualificati. Nel sottolivello super rientrano i soggetti che prestano assistenza a persone autosufficienti e che al tempo stesso svolgono mansioni di pulizia della casa.

Il livello C comprende dipendenti qualificati e che svolgono le proprie mansioni in completa autonomia anche decisionale come un cuoco. Nel sottolivello super ci sono i soggetti che prestano assistenza a persone non autosufficienti, come anziani allettati o non capaci di svolgere le naturali azioni della quotidianità e che non sono in possesso di diploma professionale. Evidente che il livello D rappresenta il massimo inquadramento nel lavoro domestico.

I lavoratori da inquadrare in questo livello sono quelli con qualifiche specifiche per ogni mansione svolta e se nella categoria semplice si tratta di maggiordomo, capo cuoco e così via, nella categoria super vanno inquadrati i dipendenti che prestano assistenza a soggetti non autosufficienti e che sono altamente qualificati e specializzati, cioè in possesso di diploma di infermiere per esempio.

Cosa cambia nel 2018

L’aumento del costo della vita e quindi dell’indice Istat di riferimento va ad influire anche sulle retribuzioni di questi lavoratori. Cambiano le paghe orarie previste dal CCNL proprio in base all’aumento dell’indice Istat e la loro decorrenza sarà 1° gennaio 2018. Infatti come riporta Fidaldo, i nuovi minimi sono stati ufficializzati presso il Ministero del Lavoro ieri 17 gennaio ma con effetto retroattivo all'inizio del nuovo anno.

Un aumento di stipendio anche se piccolo che tutti i lavoratori dovrebbero ricevere già con la retribuzione di gennaio. Per il livello A quindi la paga oraria di riferimento è fissata in € 4,57 e quindi un valore mensile di € 629,15. Le nuove tabelle per il livello AS (A super) fa salire il valore orario a € 5,39 e quello mensile a € 743,55. Per il livello B si passa ad € 800,74 per mese di lavoro (5,72 euro per ora) mentre nel BS € 857,94. Per la categoria C si va da € 915,15 ad € 972,33, rispettivamente in C semplice e C super. Per gli altamente specializzati, cioe la categoria D si va da € 1.143,91 ad € 1.201,11.