Per i concorsisti pubblici il 2018 rappresenta un anno di cambiamento proprio perché sono state radicalmente modificate sia le procedure selettive, sia l’organizzazione del concorso in sé. Infatti viene previsto che non si ricorrerà a 'mini-bandi', i quali mettono a disposizione pochi posti, ma a bandi per molti partecipanti. Ci sarà quindi un concorso unico che sarà gestito centralmente. Una delle novità più importanti prevede la costituzione di un sito unico che raccolga tutti i bandi di concorso delle P.A.

I bandi dei concorsi per la P.A. saranno pubblicati tutti su un unico sito, una sorta di grande database delle selezioni pubbliche, cosi’ che quando ci sia necessità di uno specifico profilo, l’amministrazione locale o centrale, mappando in modo dettagliato i suoi fabbisogni di personale, procede ad assunzioni mirate.

Graduatorie, procedure d’esame e titoli di studio

Un’altra rivoluzione è proprio quella relativa ai titoli di studio con cui si farà valere il dottorato di ricerca. Si punterà poi molto sulla conoscenza dell’inglese, posto che potrebbero essere richiesti dei certificati che attestano tale requisito, cosi come è successo per il recente concorso INPS (per 365 funzionari analisti contabili di cui ci siamo già occupati di recente). Viene posto un tetto al numero di idonei, che non può superare il 20% dei posti a concorso. Le graduatorie avranno durata triennale-quadriennale.

Altri dettagli saranno presentati in uno specifico regolamento dinnanzi la Conferenza Unificata nei prossimi giorni. Si procederà altresì a ridisegnare la nuova pianta organica per poter fare più assunzioni.

Proprio a questo proposito ecco che, se da un lato andranno in pensione circa 80 mila statali, dall’altro, grazie alle regole del turn over, verranno assunti altri 157 mila idonei di vecchi Concorsi Pubblici.Ci sarà poi la stabilizzazione di circa 50 mila precari della PA.

La scuola fa da apripista: in arrivo assunzioni di funzionari

Nella scuola è stata introdotta una procedura che prevede l’immissione in ruolo dopo concorsi rinnovati. Altre modifiche incidono sui requisiti previsti, sulla formazione, sulle modalità di assunzione (con tre anni di introduzione al lavoro). Infine, va ricordato che dalla Legge di Stabilità sono stati previsti nuovi concorsi per reclutamenti nella scuola: a breve in Gazzetta Ufficiale saranno pubblicati i bandi MIUR per 258 assunzioni di funzionari e dirigenti.

A tal fine sono stati stanziati circa 846.171 euro per il 2018 e oltre 10.154.000 euro per il 2019. Nello specifico i posti disponibili tutti a tempo indeterminato saranno 5 posti nel profilo professionale di Dirigente di seconda fascia, 253 nel profilo professionale di Funzionario, area III, posizione economica F1.

Le competenze richieste sono di natura contabile, giuridica, amministrativa. Sarà indispensabile il possesso di una laurea in giurisprudenza, economia o scienze statistiche. I vincitori del concorso devono ridurre gli adempimenti burocratici a carico delle scuole specialmente nello svolgimento di quelle attività che richiedono competenze specialistiche. Sono poi disponibili altre risorse specifiche per assumere un surplus di insegnanti, collocati ancora negli organici di fatto.