La manovra di Stabilità del Governo Gentiloni ha al suo interno un pacchetto previdenziale con le nuove norme di accesso alle pensioni. A dire il vero poco è cambiato per quanto riguarda i requisiti di accesso alle pensioni se si esclude l’eliminazione delle differenze di genere di fronte alla pensione di vecchiaia che ha fatto perdere l’anno di abbuono per le donne. Piccoli correttivi per Ape sociale e quota 41 e poco altro perché le grandi novità entreranno in scienza dal 2019, con l’aumento dei requisiti di accesso a tutte le pensioni. L’aspettativa di vita produrrà altri 5 mesi di attesa per le pensioni dei lavoratori che vi accederanno a partire dal 2019, ad esclusione di 15 categorie di lavori considerati gravosi.

L’aspettativa di vita incide anche sulle pensioni del Comparto difesa e sicurezza, con i requisiti che si spostano sempre più avanti. Restano comunque diverse le possibilità di lasciare il lavoro in questo particolare settore del lavoro, anche in base al differente grado del lavoratore o per l’istituto della pensione privilegiata. Ecco come si esce nel Comparto nel 2018.

Pensione di vecchiaia

Il riferimento più recente da punto di vista normativo e che riguarda la pensione per i militari o per le Forze dell’Ordine è la Stabilità 2011, il DL 201 del 6 dicembre 2011. Per poter accedere alla pensione di vecchiaia questi lavoratori devono essere in possesso di almeno 20 anni di contribuzione. Questo il requisiti generale per tutti i lavoratori che poi saranno costretti a centrare anche i requisiti anagrafici, in questo caso differenti in base ai singoli ordinamenti di appartenenza ed in base al ruolo o grado raggiunto.

Sono necessari 57 anni e 7 mesi di età sempre che fino al compimento dei 65 anni la pensione che si va a percepire risulti essere quanto meno pari ad 1,2 volte l’assegno sociale per il quale l’Inps ha appena emanato la circolare che ne stabilisce l’importo 2018 (453 euro al mese). Nel comparto inoltre esiste l’età massima in cui stare in servizio che varia in base al grado e che è oggetto della scheda illustrativa disponibile sul sito ufficiale dell’Inps ed aggiornata fino al 31 dicembre del 2018.

Una età massima che oscilla tra i 60 ed i 65 anni e che si adegua alla stima di vita stabilita annualmente dall’Istat.

Ex pensione di anzianità

Anche l’istituto della pensione anticipata, quella distaccata da requisiti di età e che a partire dalla Legge Fornero ha sostituito la pensione di anzianità, le differenze con l’altro mondo del lavoro sono sostanziali.

Sono necessari 40 anni di servizio, sempre suscettibili di adeguamento alla speranza di vita per poter accedere alla pensione anticipata. Resta anche la possibilità di uscire con 57 anni di età e 7 mesi con almeno 35 anni di servizio. Uno scivolo lasciato attivo dalla Fornero consente per chi ha raggiunto la massima anzianità contributiva a fine 2011 di pensionarsi con almeno 53 anni di età. Resta in vigore anche nel nuovo anno la possibilità di sfruttare la pensione privilegiata per quei militari che hanno subito lesioni o che siano stati oggetti di incidenti che hanno dato luogo ad infermità durante il servizio. In questo caso esiste una tabella dove sono indicate le caratteristiche delle lesioni che danno diritto a questa agevolazione in quanto ad uscita anticipata dal lavoro.