In un'intervista rilasciata a Tgcom24, Luigi Di Maio ha ufficializzato la proposta sulle Pensioni del M5S. Il piano del candidato premier pentastellato collima con la richiesta fatta dai lavoratori precoci negli ultimi due anni: quota 41 per tutti, indipendentemente dall'età anagrafica. Il tema previdenziale diventa sempre più centrale nei primi giorni della campagna elettorale. I primi a parlarne sono stati i partiti del Centrodestra. Nello specifico, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha promesso l'abolizione della Legge Fornero. Dall'altra parte, Silvio Berlusconi, numero uno di Forza Italia, ha rilanciato la proposta sull'innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro.

'Dopo 41 anni di lavoro si deve andare in pensione'

Una delle frasi cardine del discorso fatto da Di Maio nello studio di Tgcom24 è la seguente: "Dopo 41 anni di lavoro si deve andare in pensione". Un concetto identico nella forma e nella sostanza è stato espresso in più di un'occasione da Salvini, nonostante la Lega Nord abbia acceso i riflettori anche su quota 100, di cui abbiamo parlato spesso in questi ultimi giorni, vista la confusione generale tra i lavoratori e gli utenti sui social riguardo il delicato argomento.

Raggiungere l'accesso alla pensione dopo 41 anni di contributi è quanto chiedono da tempo i lavoratori precoci e i diversi gruppi nati sui social a sostegno della battaglia intrapresa da migliaia di persone, in risposta alla riforma delle pensioni Fornero e l'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita.

Sono state numerose le manifestazioni a cui hanno preso parte le persone appartenenti alla categoria dei precoci, rimasta in gran parte esclusa dal provvedimento sulla quota 41 "limitata" del governo Gentiloni. A differenza della Q41 dell'ultimo esecutivo a maggioranza Pd, la proposta del Movimento 5 Stelle si differenzia dal fatto che chiunque potrà scegliere di andare in pensione dopo aver lavorato 41 anni.

In attesa della risposta Pd

Il Centrodestra, nelle figure di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, ha fatto la sua mossa, includendo nel programma elettorale l'abolizione della riforma Fornero e l'aumento delle pensioni minime a 1.000 euro. Il Movimento di Beppe Grillo, nella persona di Luigi Di Maio, ha risposto presentando come proposta previdenziale quota 41 per tutti, misura gradita in particolar modo ai lavoratori precoci. Resta ora da capire quale sarà la prossima mossa del Partito democratico, che ha partorito tre misure di pensione anticipata, l'Ape social, la quota 41 per pochi e l'Ape volontaria.