Le ultimissime novità sulle pensioni precoci al 15 gennaio 2018 giungono dalla nostra consueta voglia di andare a fondo sull'argomento 'liquidazione assegni' dando voce alle richieste dei lavoratori e partendo dalle testimonianze dei precoci. Talune ci sono state rilasciate in privato, altre sono pubbliche su Facebook: l'obiettivo dell'articolo è capire a che punto siano gli attesi pagamenti degli arretrati. Ricordiamo che l'ultimo comunicato stampa dell'Inps sul tema porta la data del 20 dicembre e asseriva, a chiare lettere, che solo i beneficiari dell'Ape sociale avrebbero iniziato a percepire una prima tranche degli arretrati entro fine dicembre, per i precoci se ne sarebbe parlato da gennaio in poi.

Precoci, sulla liquidazione degli assegni cosa è cambiato?

Poi nel corso delle vacanze natalizie taluni sui gruppi facebook hanno fatto presente, che pur essendo precoci, a loro era giunto il primo acconto Inps, da qui la confusione più totale tra quanti, invece, ancora nulla hanno ricevuto pur avendo fatto domanda entro i termini della prima tornata, il 15/7 scorso. L'Inps ha dunque adottato un criterio di precedenza e se si quale? Perché taluni stanno ancora aspettando invano ed altri hanno già potuto beneficiare dell'assegno? Si chiedono basiti i lavoratori scrivendoci i n privato e chiedendoci lumi, I dettagli e i chiarimenti ad oggi.

Pensioni precoci e liquidazione assegni: due pesi due misure?

Torniamo ad affrontare lo spinoso problema degli assegni dei precoci partendo da una domanda che ci ha fatto la lavoratrice Licia Cotti "Scusi Erica ma è possibile che a quasi metà gennaio ancora non si veda nulla sul sito Inps dei pagamenti Pensioni precoci?". Se dovessimo attenerci all'ultimo comunicato stampa dell'Inps ci verrebbe da rispondere "non si preoccupi, la liquidazione è prevista da gennaio con accredito primi giorni di febbraio".

Infatti questo quanto comunicato: "L'Inps a partire dai primi giorni di gennaio, inizierà a liquidare anche le prestazioni destinate ai lavoratori precoci. I beneficiari riceveranno i primi pagamenti a partire dai primi di febbraio 2018". Poi però Simonetta Livio, Mauro Preveato, Paolo Clemente, Renato Gatto e Ambrogio Crippa hanno fatto presente pubblicamente di aver già ricevuto la prima tranche di arretrati.

Ecco allora che il quadro si complica, intervistandoli in privato abbiamo scoperto che tutti sono disoccupati di lungo corso. Dei primi tre avevamo già fornito la testimonianza nell'articolo precedente. Degli ultimi, raggiunti da pochi giorni, ecco le loro parole, che sembrerebbero confermare il criterio di precedenza alla categoria dei disoccupati.

Liquidazione precoci, prima i disoccupati?

Ambrogio Grippa, che ringraziamo, ci dice: " confermo disoccupato dal 2012, 3 anni di versamenti e 2 anni di versamenti volontari"

Renato Gatto si racconta: "Ho finito i 24 mesi di mobilità il 29/4 sono un precoce, dopo la domanda di verifica dei requisiti mi hanno risposto che potevo accedere alla pensione anticipata; dopo la domanda tramite la mia casella Inps on line mi hanno detto che i miei requisiti sarebbero stati perfezionati in data 29 luglio 2017.

Esattamente 3 mesi dopo la fine degli ammortizzatori sociali. In data 23 dicembre mi hanno scritto che in data 27 dicembre avrei ricevuto un acconto sull' anticipo pensione, è così per fortuna è stato".

Vi è anche chi ci ha scritto che pur essendo disoccupato ancora non ha ricevuto nulla. Confidiamo comunque tutti coloro abbiano presentato domanda entro il 15/7 siano in prossimità di ricevere la prima tranche di arretrati. Claudio Ardizio, rappresentante degli esodati, ha pubblicato un post dando la lieta notizia giunta da un altro lavoratore: "Mi scrive Demos Fontanelli ho avuto la conferma dalla signora Robustelli DG INPS che la prossima settimana iniziano le liquidazioni delle pensioni dei precoci Quota 41 (2017), delle pensioni anticipate 42 anni e 10 mesi (2017 - 1 anno per le donne)- e che quelle dell'Ape Social (2017) sono terminate!!

Non resta, dunque, che aspettare la tanto attesa prima tranche degli arretrati. Vi chiediamo, gentilmente, di continuare a scriverci per comprendere se e quanti stiano ricevendo gli assegni e soprattutto vi chiediamo di specificare se siate o meno anche disoccupati di lungo corso.