Il nuovo modello per la richiesta del reddito di inclusione 2018 è stato messo online dal Ministero del Lavoro in data 19 gennaio 2018. Partito ufficialmente lo scorso 1° dicembre 2018, i moduli per l’assegnazione del nuovo sussidio per le famiglie in difficoltà, istituito dalla Legge di Bilancio 2018, sono stati aggiornati con le ultime modifiche apportate alla legge stessa che prevedono un alleggerimento dei requisiti familiari necessari per fare richiesta innalzando l’assegno massimo riconosciuto alle famiglie bisognose.

Quasi contemporaneamente l’INPS, con il messaggio 196 dello scorso 17 gennaio 2018, ha comunicato la cessazione dell’ASDI, il sostegno al reddito per gli ultra 55enni che sono ora integrati nella platea di beneficiari del Reddito di Inclusione.

Come funziona e chi può richiedere il Reddito di Inclusione 2018

Il Reddito di Inclusione (REI) è la nuova misura per il contrasto della povertà che è composta da un duplice canale: un sussidio economico mensile, erogato attraverso la ricarica di una carta prepagata (la Carta REI), che può avere una durata di 18 mesi rinnovabili per altri 6, e la partecipazione obbligatorio dei soggetti beneficiari ad un progetto personalizzato mirato all’inclusione sociale e lavorativa.

Rispetto al precedente sussidio di disoccupazione ASDI, il requisito dei 55 anni di età non rimane l’unico per il riconoscimento del sostegno, richiedendo che sia presente uno solo dei seguenti requisiti all’interno dell’intero nucleo familiare: un componente di almeno 55 anni, un minore, un disabile, una donna in stato di gravidanza.

Dal prossimo 1° luglio verrà meno anche il possesso di questi requisiti è sarà riconosciuto come criterio unico per l’assegnazione del Reddito di Inclusione quello economico, che prevede in isee non superiore a 6mila euro ed un patrimonio immobiliare non superiore ai 20mila euro, per il calcolo del quale non sarà conteggiata l’abitazione di residenza, facendo del Reddito di Inclusione la prima misura universale per il contrasto della povertà adottata nel nostro paese.

Il tetto massimo del sussidio riconosciuto va da 187,50 euro per i nuclei monofamiliari a 539,82 euro per i nuclei familiari di sei o più componenti.

Chi può ancora richiedere il sussidio di disoccupazione ASDI

Benché il sussidio di disoccupazione ASDI sia stato sostituito dal più ampio Reddito di Inclusione, rimane ancora aperta la possibilità di fare richiesta da parte di chi ha maturato i requisiti per l’accesso al beneficio entro il 1° gennaio 2018.

Requisiti che, ricordiamo, prevedono la persistenza dello stato di disoccupazione al termine della NASPI ed il possesso di un ISEE pari o inferiore a 5mila euro. Oltre ai requisiti economici, viene richiesta la presenza di un minore all’interno del nucleo familiare, un’età di almeno 55 anni e il non aver maturato i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia. L’assegno mensile riconosciuto è pari al 75% dell’ultima NASPI percepita e comunque non superiore al trattamento minimo riconosciuto dall’INPS, pari a 448,52 euro, maggiorato di un importo massimo di 163,30 euro in funzione del numero dei figli a carico.

Il sussidio ASDI non è cumulabile con il sostegno del Reddito di Inclusione pertanto, chi sia eventualmente in possesso dei requisiti per la richiesta di entrambe le misure, dovrà necessariamente optare per una delle due facendo gli opportuni conteggi, magari con l’assistenza di un patronato, considerando che l’ASDI prevede un assegno di importo mediamente superiore rispetto al Reddito di Inclusione, ma quest’ultimo ha una durata maggiore e prevede anche un programma di sostegno finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro.