Le vacanze di Natale per scolari e insegnanti non sono ancora finite. La data di rientro a Scuola quest'anno è prevista per l'8 gennaio . Con ogni probabilità però l'8 gennaio le lezioni non riprenderanno, a seguito di uno sciopero nazionale indetto proprio in questa giornata. Lo sciopero riguarderà tutto il personale scolastico, sia insegnanti che personale ATA.

Il motivo dello sciopero

La causa scatenante dello sciopero è stata la famosa decisione dell'Adunanza Plenaria, che ha stabilito l'esclusione dei Diplomati Magistrali dalle Graduatorie ad Esaurimento (Gae), retrocedendoli alla seconda fascia delle Graduatorie d'Istituto (Gi).

Lo sciopero è stato indetto da diverse sigle sindacali, tra cui l'Anief, il sindacato che più di tutti in questi anni si sta battendo per questa categoria di insegnanti.

Allo sciopero aderiranno non solo i DM ma altri colleghi insegnanti e anche il personale ATA. E anche molti genitori si stanno schierando dalla parte dei Diplomati Magistrali.

Sembra anche farsi sempre più concreta l'ipotesi del blocco degli scrutini, solitamente previsti tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio.

Gli obiettivi

L'obiettivo dei Diplomati magistrali è sicuramente quello di far sentire la propria voce, ostacolando , se è il caso, la stessa macchina scolastica. E l'obiettivo primario è puntare a una risoluzione politica che finalmente riconosca i loro diritti.

Il Miur però ad oggi sembra restare fermo sui suoi passi. Anzi, Valeria Fedeli fa sapere che occorre dare atto alla sentenza dell'Adunanza Plenaria, lasciando presagire il tanto temuto licenziamento di massa.

E il mondo politico che fa?

In questi anni i Diplomati Magistrali non hanno mai avuto attenzione mediatica. Ma non solo.

Il mondo politico stesso si è sempre disinteressato alle loro problematiche. Ora invece, a sessanta giorni dalle elezioni politiche (previste per il 4 marzo), alcuni partiti cominciano a schierarsi dalla parte dei Dm. Pensiamo a Forza Italia per esempio. E pensiamo al neonato Liberi e Uguali, che ha richiesto un'interrogazione parlamentare a Valeria Fedeli, prevista per il 4 gennaio, per poter affrontare il "caso" dei Diplomati Magistrali.

Che sia un pretesto per fare già campagna elettorale?

Nel frattempo attendiamo ulteriori risvolti. E un grosso in bocca al lupo a tutti gli insegnanti che rischiano dall'oggi al domani il licenziamento. Anche se ci auspichiamo il contrario.