In questo periodo non si fa altro che parlare delle Elezioni politiche, dopo lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 29 dicembre. Mancano circa 60 giorni all'ingresso nelle urne; entro la fine di gennaio tutti i partiti presenteranno i propri candidati con i relativi programmi di governo. Chiaramente, largo spazio verrà dato anche al 'mondo Scuola' tra le varie proposte che verranno fatte prima del 4 marzo. Alcune di esse già circolano, come per esempio quella relativa alla sperimentazione della durata quadriennale, anziché quinquennale delle superiori, che vede specialmente il dibattito tra Lega e Liberi e Uguali.

In tutto questo fermento politico, quale posto verrà dato alla domanda di terza fascia ATA, che aspetta di essere conclusa tramite compilazione del modello D3 su Istanze online?

Elezioni politiche; domanda ATA dimenticata

Proprio nella mattinata di oggi, 9 gennaio, la ministra Fedeli festeggiava in Senato con le scuole, i 70 anni della Costituzione italiana. "Un testo potente che ogni cittadina e ogni cittadino - ogni studentessa e ogni studente - deve poter conoscere", così la ministra definisce, sulla sua pagina Facebook, la Carta italiana (ricevendo peraltro dure critiche tra i commenti al post), promettendo che nei prossimi giorni essa verrà distribuita tra i banchi di scuola. Ma, mentre la Fedeli festeggia in Senato, i circa 2 milioni di aspiranti ATA non hanno ancora ricevuto notizia circa il bando Miur (ricordiamo che esso sarà l'unico documento ufficiale) contenente la data di compilazione del modello D3.

Il fatto che a breve ci siano le elezioni politiche fa pensare che la domanda ATA possa passare nel dimenticatoio. Però è pur vero che questa domanda è stata caratterizzata da vari colpi di scena, per cui tutto potrebbe davvero accadere.

Sul modello D3 si esprime Elvira Serafini (Snals)

Nei giorni scorsi sembrava che il modello D3 fosse alle porte, ma al riguardo, qualche giorno fa, è intervenuta a La Tecnica della Scuola, Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola), confermando il dato sul numero delle domande pervenute nelle scuole (ovvero oltre 2 milioni) e dicendo che non esiste ancora una data precisa, né tanto meno, si prospettano novità importanti a breve sulla scelta delle 30 scuole. Ciò che resta certo, al momento, è che le graduatorie dovranno essere pronte per settembre 2018 (come dichiarato da decreto di proroga n° 947).