Il rinnovo del contratto della Scuola, negli incontri all'Aran di inizio 2018, subisce un nuovo stop sulle cifre degli aumenti degli stipendi dei docenti e degli altri impiegati del comparto. Infatti, nel tavolo di ieri è emerso che, al di là delle rassicurazioni del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, le risorse per assicurare gli aumenti minimi di 85 euro del Governo Gentiloni in realtà sono insufficienti. E, inoltre, sono disattese anche le richieste dei sindacati su alcuni istituti della Buona scuola, come i bonus di merito e la Carta del Docente, da contrattualizzare per incrementare le buste paga degli insegnanti.

Richieste non inserite nell'Atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti statali e della scuola e, per tale motivo, non accoglibili dal Presidente dell'Aran Sergio Gasparrini.

Rinnovo contratto statali 2018: ultime novità oggi stipendi docenti

L'obiettivo di assicurare l'aumento degli stipendi della scuola di 85 euro per tutti con il rinnovo del contratto degli statali è ancora distante. Escludendo l'utilizzo dei fondi per i premi di merito dei docenti e per la Card di 500 euro per la formazione degli insegnanti, l'insufficienza delle risorse potrebbe suggerire di utilizzare il meccanismo già visto per il rinnovo dei contratti statali dei ministeriali. Ma, in tal modo, nello stesso comparto della scuola in molti non arriverebbero alla cifra pattuita degli 85 euro mensili.

Il gap di aumento degli stipendi verrebbe coperto da un bonus perequativo, allo stesso modo di come è stato pattuito per il contratto dei ministeriali, che oscillerebbe tra i 21 e i 25 euro. Nel quadro di questa ipotesi, le risorse verrebbero reperite spostando in avanti, a marzo, la decorrenza degli aumenti degli stipendi anche nella scuola.

Ma anche questa soluzione presenta vari handicap.

Contratti scuola 2018, quanto di aumento stipendio?

Infatti, innanzitutto si creerebbero due mesi di contenzioso per il mancato aumento degli stipendi nella scuola dato che gli 85 euro sarebbero dovuti essere accreditati già da gennaio 2018. E, in secondo luogo, informa Il Messaggero di oggi, 5 gennaio 2018 il bonus perequativo di oltre 20 euro sarebbe erogato solo per dieci mensilità del 2018 e non sarebbe per sempre.

Dunque, nelle buste paga, gli aumenti non sarebbero strutturali di 85 euro, ma di molto meno e rimborsati solo fino alla fine di quest'anno. In altre parole non sarebbero contrattualizzati e per i nuovi scatti di stipendio occorrerebbe attendere il rinnovo dei contratti statali del triennio 2019/2021.