Un impegno certo che si è assunto in campagna elettorale il candidato premier del Pd, Matteo Renzi, è quello di non abolire la riforma Pensioni targata Fornero. In diverse dichiarazioni alla stampa il leader dem ha parlato invece del suo impegno per l’introduzione di nuovi elementi di flessibilità in uscita verso la pensione anticipata in modo da favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Ma vediamo quali sono i punti del programma di Matteo Renzi in materia previdenziale. Un piano di tutt’altra natura rispetto a quello promesso dalla coalizione di centrodestra e del Movimento 5 stelle guidato dal candidato premier Luigi Di Maio.

Niente abolizione della legge Fornero, niente aumento sulle pensioni minime, niente promesse di varia natura. Solo 4 punti su 200 tra cose fatte e da fare nel piano del candidato dem alla presidenza del Consiglio.

Pensioni, il programma del Pd nella e-news di Renzi

Cumulo gratuito delle pensioni”, è una delle misure che Renzi inserisce tra le cose fatte nel programma elettorale in pdf inviato oggi nella e-news settimanale con il titolo “100x100. Cento cose da fare per cento cose fatte”. “Pensione di garanzia per i più giovani”, è uno dei due punti che Renzi indica invece tra le cose da fare. Altra cosa fatta di cui il leader del Pd rivendica i meriti le “salvaguardie per circa 70mila esodati e – ha aggiunto - quattordicesima per pensioni basse”.

Misure che in effetti sono state apprezzate dai sindacati, una goccia però nell’oceano di problemi che continuano a vivere milioni di lavoratori fortemente penalizzati dalla legge Fornero. E a nulla sono valse, almeno per il momento, le nuove forme di pensione anticipata introdotte dal Governo Renzi e attivate dal Governo Gentiloni: Ape sociale (più Quota 41 destinata a una parte dei lavoratori precoci) e Anticipo pensionistico volontario.

Candidato premier dem promette pensione garanzia

Tanto che il candidato premier del Pd promette: “Allargare le condizioni - si legge nel programma inviato via mail in pdf - per usufruire dell’Ape sociale”. Nessuna promessa sulla proroga di Opzione donna, attesa da migliaia di lavoratrici con le quali aveva assunto impegni anche l’ex ministro per le Riforma e i Rapporti con il Parlamento, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi.

“Non partecipiamo – ha scritto Renzi riferendosi alle promesse elettorali degli avversari - alla competizione a chi la spara più grossa, a chi lancia – ha aggiunto - la proposta più dispendiosa, a chi – ha proseguito - si inventa l’idea più mirabolante. Sono – ha sottolineato riferendosi alle proposte del Pd - impegni concreti, realizzabili, a portata di mano”.