Nel Salento in questi giorni tiene banco la questione trasporti. Con la sospensione dei contributi verso Ryanair in molti temono che dagli aeroporti di Puglia, cioè quello del Bari e quello del Salento, possano esserci meno voli dai prossimi anni. Sarebbe un colpo all'economia non indifferente, specialmente perchè la Puglia è una Regione in cui il turismo è in crescita e si sa che in buon turismo deve essere accompagnato da una efficiente rete di trasporti e servizi.

Dalle ultime ore, anche un'altra notizia risuona tra le strade del Salento: il Sindaco più amato d'Italia è il leccese Paolo Perrone.

La classifica, stilata dal 'Sole 24 Ore' parla degli amministratori locali più amati in tutta Italia: si classificano così le impressioni degli abitanti delle città riguardo al loro primo cittadino e, stando al 2015, la città di Lecce si classifica prima in Italia. Un bel riconoscimento per Perrone e per l'intera città salentina.

La classifica dei Sindaci più amati

Perrone, Sindaco di Lecce, si piazza al primo posto per la seconda volta consecutiva, con il 62,5%. Addirittura si registra un incremento di due punti percentuali per il sindaco leccese, confronto all'ultima classifica redatta. A seguirlo, il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, mentre al terzo posto c'è il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.

Guardando i dati della Puglia, Perrone ha creato un vero e proprio solco con i suoi colleghi delle altre città. Infatti dopo il primo posto del sindaco leccese, bisogna scendere addirittura al sedicesimo posto per incontrare un altro pugliese: è il Sindaco barese Antonio Decaro, che supera il 50%.

Bene anche il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino.

Tutti gli altri sono in basso alla classifica. A Taranto, a Foggia e a Brindisi, si registrano risultati meno esaltanti. Poche attestazioni per i tre sindaci, che sono rispettivamente Ippazio Stefano, Franco Landella e Mimmo Consales. Insomma, una bella soddisfazione per Perrone che sta iniziando il suo ultimo anno da Sindaco del capoluogo barocco. Questa classifica risulta essere anche un modo per confermare che poi non tutti va male e quindi è una risposta ai critici.