Profonda tristezza nel Salento per la prematura scomparsa di S.L., un uomo di 38 anni che nel pomeriggio di ieri ha deciso di togliersi la vita. Sotto shock la madre che ha rinvenuto il corpo esanime al suo rientro in casa.

Suicidio a Racale

Ieri pomeriggio, a Racale, intorno alle 16.00, un grave dramma si è consumato nell'abitazione dove vivevano il figlio assieme alla madre. Un uomo di 38 anni, infatti, si è tolto la vita impiccandosi alle rampe delle scale. A scoprire l'atroce verità è stata la madre del giovane, sotto shock dopo l'accaduto. La donna, alla vista del figlio impiccato, ha lanciato urla di dolore e disperazione che sono state udite dal vicinato.

I vicini di casa sono accorsi in fretta e, sinceratisi anche loro della terribile scoperta, hanno allertato i soccorsi che non hanno tardato arrivare. Malgrado la tempestività del 118, a nulla sono valsi i soccorsi. Il 38enne era ormai privo di vita e i tentativi di soccorso del personale del 118 sono stati utili solo a confermarne l'avvenuto decesso.

Il giovane soffriva da tempo della sua condizione di disoccupato. A parte qualche saltuario lavoretto, infatti, l'uomo non aveva un posto fisso e probabilmente questa potrebbe essere la ragione del gesto irreparabile. L'uomo, però, non avrebbe lasciato alcun biglietto, forse perché la sua decisione è stata impulsiva oppure verrà trovato ad un più accurato sopralluogo.

Altri casi di suicidio a Racale

Il suo corpo è stato trasportato presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce in attesa dell'autopsia disposta dal Pubblico Ministero di turno anche se la dinamica del decesso sembra chiara ma potrebbe determinare altri fattori come l'ora esatta del decesso.

Solo pochi mesi fa un altro giovane di Racale, trapiantato in Piemonte per lavoro, aveva deciso di farla finita allo stesso modo, impiccandosi ad un albero.

L'uomo era un giovane vigile del fuoco di 31 anni che, tornato nel Salento per il battesimo del figlio, si è tolto la vita senza lasciare neanche un biglietto che spiegasse il perché.

Un altro caso riguarda un giovane dj, Ivan Navi, morto impiccato a 33 anni lo scorso anno. Sul suo suicidio, però, i genitori conservano ancora dei dubbi non riuscendo ancora a capacitarsi che il figlio sia sia tolto la vita.