Sette anni fa, il 10 marzo moriva l'ex direttore sportivo dell'U.S. Lecce S.p.A., Domenico Cataldo, detto Mimmo. Nella sua lunga carriera è stato anche giornalista, allenatore e arbitro con quattro presenze in serie A, come giornalista ha scritto sulle pagine del 'Corriere dello Sport' e 'La Gazzetta dello Sport'.

Basterebbe questa breve descrizione della sua brillante attività professionale per capire come fosse un profondo conoscitore della materia calcistica. Dal 1976 al 1993 ha legato in maniera indissolubile la sua fama a quella di Franco Jurlano, vulcanico Presidente del Lecce, con il quale ha formato una delle coppie più affiatate del panorama calcistico nazionale.

Contribuì in maniera determinante alla storica prima promozione del Lecce in serie A, nella stagione 1985/86 e, in seguito ad altre due promozioni nella massima serie.

Molti i talenti scoperti

Grazie alle sue doti di talent-scout è riuscito a far emergere molti giovani del settore giovanile giallorosso, come Conte, Nobile, Alberto Di Chiara, Moriero, Bruno, Garzya e a portare a Lecce campioni di levatura internazionale come Barbas, Pasculli e Mazinho.

Uomo di grande personalità e temperamento riusciva in tutte le occasioni a trovare, con le sue conoscenze in materia di carte federali, la giusta soluzione dei problemi e spesso molti professionisti del settore chiamavano lui, 'Don Mimmo', per chiedergli consigli e chiarimenti.

Fra le brillanti operazioni portate a termine vogliamo citarne tre. Due riguardano le cessioni dei calciatori Alberto Di Chiara e Mazinho che riuscirono a far introitare alle casse del Lecce svariati miliardi, grazie al suo intuito ed alla sua grande abilità. Ma il fiore all'occhiello dei suoi successi professionali rimane la minuziosa e competente operazione svolta in favore dell'U.S.

Lecce, per lo scandalo delle scommesse clandestine che coinvolse il calcio nel 1980. Le sue tesi difensive permisero ai giallorossi di essere assolti, dagli organi di Giustizia Federale, da tutte le accuse che erano state mosse da faccendieri e tesserati.

E' stato sicuramente uno dei più grandi direttori sportivi dell'Italia calcistica, il più grande della gloriosa società leccese.

Ancora oggi, molti dirigenti sportivi hanno parole di apprezzamento per Mimmo Cataldo. Uno di questi, Giuseppe Ursino, ds del Crotone, intervistato tempo fa da La Gazzetta dello Sport, ha dichiarato: 'ho il pia­ce­re di dia­lo­ga­re con Walter Sa­ba­ti­ni, Fabio Pa­ra­ti­ci e Piero Au­si­lio. E mi porto den­tro le le­zio­ni di mer­ca­to di un mae­stro come Mimmo Ca­tal­do, che nel suo Lecce fa­ce­va cre­sce­re i ta­len­ti del pro­prio Vi­va­io e anche quel­li delle big della A“.

Ecco, questa è la sintesi perfetta dell'opera svolta da un grande maestro di calcio ma, soprattutto, di vita. Grazie Don Mimmo anche a nome di tutti gli sportivi giallorossi.