A Lecce si respira aria di grande attesa e allo stesso tempo tensione, per una delle sfide più delicate giocate dai giallorossi negli ultimi anni. La prevendita per la trasferta di Foggia era iniziata benissimo ieri: ben 500 biglietti venduti in un solo pomeriggio. C'era curiosità per capire se il ritmo della vendita dei tagliandi sarebbe potuto essere così alto anche nel secondo giorno di prevendita e la risposta è arrivata: il ritmo di biglietti venduti resta alto, anche se più blando rispetto al boom iniziale.

Alle ore 15 del venerdì (con ancora più di un giorno a disposizione per fare i biglietti, visto che la prevendita finirà sabato alle ore 19), i tagliandi staccati per il settore ospiti sono 685.

Dunque, al netto di quelli di ieri, quasi altri 200 sono i biglietti acquistati già nella mattinata di oggi. L'obiettivo dei 1.000 spettatori leccesi a Foggia sembra essere realistico. Si tratta, in ogni caso, del numero massimo di tifosi salentini in una trasferta nello stadio rossonero, poichè lo scorso anno nella gara ai play off furono circa 450 i tifosi giallorossi presenti allo "Zaccheria" e in campionato furono ancora di meno.

Lecce, tanti dubbi per Padalino

In attesa che arrivi domenica, il Lecce continua ad allenarsi per la trasferta. Mister Padalino sembra pieno di dubbi per questo match perchè, esclusi Torromino (squalificato) e Mancosu (infortunato) ha tutti i calciatori della rosa a disposizione.

Primo dubbio: potrebbe rientrare Vitofrancesfo in difesa? Soluzione difficile, ma non impossibile: Vitofrancesco potrebbe essere schierato a destra con lo spostamento di Ciancio a sinistra e Agostinone in panchina dopo le non brillanti ultime prestazioni.

A centrocampo ballottaggio tra Arrigoni e Fiordilino, con il primo in vantaggio.

In attacco Pacilli o Lepore? Nel secondo caso si avrebbe più copertura sulla fascia e questo non sarebbe un particolare da poco visto che il Foggia fa del gioco sugli esterni uno dei suoi punti di forza. Pacilli, però è in gran forma e al momento la sensazione è che possa spuntarla proprio lui.