Ormai ci siamo, proprio nei giorni scorsi TAP ha ricevuto l'autorizzazione dall’Osservatorio fitosanitario regionale per procedere all’espianto degli ulivi presenti nell’area di Masseria Capitano, dove sarà realizzato il cantiere per il tunnel del gasdotto. L'operazione comporta su un totale di 231 alberi di ulivo espiantati, l'abbattimento di 4 piante infettate dalla xylella, 16 ulivi monumentali non saranno spostati, mentre gli altri saranno espiantati e collocati in altro sito. È un atto obbligatorio in quanto dopo il 30 aprile le piante non possono subire espianti o trattamenti che danneggerebbero la loro vegetazione.

Quindi, fra poco arriveranno le ruspe per far spostare gli ulivi con tutti i rischi che tale operazione comporta, a causa della ormai consolidata protesta da parte di agricoltori e ambientalisti. I sindaci delle zone interessate, parliamo di Vernole e Melendugno, sono stati convocati in Prefettura insieme al Questore ed al Dirigente della Digos per fare il punto della situazione e creare un piano che scongiuri ogni azione di rappresaglia o di sabotaggio dei lavori della TAP.

I Sindaci hanno richiamato l'attenzione del Prefetto a vigilare sulla legittimità del provvedimento e sulle corrette procedure. Hanno pure invitato il rappresentante del governo a convocare la Regione Puglia per le competenze specifiche del caso in quanto alcune verifiche non erano state completate proprio dagli organi regionali.

Nella stessa riunione, i rappresentanti dell'ordine pubblico hanno rivolto una sollecitazione ai sindaci al fine di scongiurare che il clima già avvelenato dagli ultimi avvenimenti non diventi incandescente con tutte le conseguenze del caso.

Il pericolo maggiore è rappresentato da alcuni infiltrati, facenti parte di organizzazioni non riconducibili al tessuto sociale, o a espressioni politiche del luogo, che possono trovare terreno fertile per azioni di violenza contro la macchina organizzativa della TAP.

Il timore che il Salento possa in qualche modo diventare una nuova Val Susa è dimostrato dal fatto che nella stessa riunione erano presenti il comandante dei carabinieri, Giampaolo Zanchi, della guardia di finanza, Bruno Salsano e infine il procuratore aggiunto Antonio De Donno. Solo un mese fa ci fu un episodio di violenza contro la sede operativa di Tap a Melendugno, a causa del lancio di due bottiglie incendiarie.

In quella circostanza il Comitato No Tap rivendicò l'assoluta estraneità ai fatti e soprattutto ribadì con forza la convinzione che tutte le azioni andavano prese nel rispetto della legalità.

Inoltre, mercoledì 15 marzo, a Maglie, sarà presente il capo della polizia, Franco Gabrielli, per un incontro con gli studenti del liceo scientifico “Da Vinci” sui temi della legalità e sicurezza e, a seguire, secondo alcune indiscrezioni potrebbe arrivare anche il ministro dell’Interno, Marco Minniti.