Un nuovo allarme per intossicazione alimentare è scattato nei giorni scorsi a Modena.

Solo pochi giorni fa, un'intera famiglia era stata ricoverata all’ ospedale Fatebenefratelli di Milano per aver mangiato delle verdure che, in un primo momento, sembravano contaminate per la presenza di un'erba velenosa, la mandragora.

Le autorità sanitarie avevano prontamente denunciato l'accaduto e il Ministero della salute unitamente alla Bonduelle, l'azienda produttrice delle confezioni di verdura in questione, avevano diffuso un avviso per i consumatori.

Bonduelle, non c'è traccia della mandragora

Ma l'esito delle analisi non ha rilevato nessuna traccia di erba velenosa, anche se rimane il mistero sulle cause dell’intossicazione.

L'ultimo episodio, in ordine cronologico, è accaduto a Modena dove un salentino, dopo aver accusato sintomi da botulismo, è stato ricoverato in ospedale. Dagli accertamenti effettuati, l'intossicazione è avvenuta per alcuni prodotti che l'uomo avrebbe consumato nel Salento, prima di rientrare a Modena, città in cui risiede e lavora.

Presenza di botulismo nelle 'cime da rapa'

Anche in questo caso, il Ministero della salute ha disposto il ritiro di tutte le partite di un prodotto alimentare risultato positivo alle analisi.

Il prodotto incriminato è una confezione in vasetto di vetro contenente cime di rapa della società cooperativa Agricola Natura a.r.l. di Casarano, recante l'etichetta 'gusto del Salento'.

Le condizioni di salute dell'uomo, fortunatamente, sono migliorate ma la pericolosità della contaminazione da botulino è abbastanza nota. Per questo motivo il ministero ha diramato un avviso per tutti i consumatori, invitandoli a non consumare il prodotto in quanto potrebbe avere effetti letali per la salute pubblica.

Sul caso ha indagato e continua ad indagare il Sian, servizio igiene degli alimenti e prevenzione, della Asl di Lecce e. allo stato attuale, si stanno effettuando tutti gli accertamenti per scongiurare ulteriori casi.

Lo stesso Sian ha segnalato il prodotto appartenente al lotto RN 3817 scadenza 15/10/2019, contenente il botulino, e lo ha trasmesso all’ Istituto superiore della sanità, centro nazionale di riferimento per il botulismo a Roma.

Ritirati due lotti già in commercio

Nelle ultime ore, dopo i riscontri positivi del botulino sui campioni inviati, è stato prontamente disposto il ritiro dal mercato delle cime da rapa prodotte dalla ditta salentina. Inoltre, l'azienda è stata oggetto di ulteriori controlli per accertare se le norme per la sicurezza alimentare siano state rispettate. Anche i parametri di sicurezza verificati non sono in linea con i limiti imposti dalla normativa per 'rischio, botulino' ed hanno comportato l'ennesimo sequestro e ritiro dei lotti RN 3317 scadenza 10/10/2019, che erano già in commercio presso i rivenditori.