Il momento più atteso dopo le feste natalizie è - sicuramente per le donne! - la data di inizio dei saldi invernali nei quali le donne con mariti e/o fidanzati annoiati al seguito si sbizzarriscono con gli acquisti più disparati.

Il calendario di inizio dei saldi 2015

Un accordo fra le regioni italiane aveva sancito che l'inizio dei saldi invernali doveva coincidere ogni anno con il primo giorno feriale prima dell'epifania; il 2015 però inizierà con una novità: a Milano - ma anche nel resto della Lombardia - eccezionalmente i saldi inizieranno il 3 gennaio 2015.

Mauro Parolini - assessore per la regione Lombardia per turismo, terziario e commercio - motiva la decisione presa come accoglimento della richiesta delle varie associazioni di categoria che avevano evidenziato come iniziare i saldi invernali il 5 gennaio 2015 avrebbe causato perdite economiche stimate intorno ai 600.000 euro. I commercianti non avrebbero infatti potuto beneficiare dei giorni 3 e 4 gennaio (sabato e domenica) che sicuramente contribuirebbero ad aumentare i consumi e quindi gli incassi.

La regione ha pertanto deciso di accogliere tali richieste e i commercianti lombardi si vedranno accontentati: i saldi invernali cominceranno il 3/1/2015. La delibera a conferma della decisione sarà consegnata in giunta comunale il prossimo venerdì.

Il calendario dei saldi invernali 2015 regione per regione, con date di inizio e durata

Lombardia per ora unica regione che inizierà i saldi il 3 gennaio, per terminarli il 3 marzo; in due regioni invece i saldi invernali inizieranno il 2 gennaio e sono: Basilicata (fino al 2 marzo) e Campania (fino al 31/3).

Saldi il 5 gennaio - 5 marzo: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia (fino al 31/3), Lazio (fino al 15/2), Liguria (fino al 18/2), Marche (fino al 1/3), Molise, Piemonte (fino al 28/2), Puglia (fino al 28/2), Sardegna, Sicilia (fino al 15/3), Toscana, Umbria, Valle d'Aosta (fino al 31/3), Veneto (fino al 28/2).

Le normative che devono essere seguite dai commercianti

Come ricordato anche dall'assessore lombardo Parolini, i commercianti hanno l'obbligo di lasciare visibile in etichetta il prezzo di listino (o comunque il prezzo iniziale) e la percentuale di sconto applicata grazie ai saldi sul prezzo del prodotto; non è obbligatorio invece specificare il prezzo finale scontato la cui indicazione in etichetta è a discrezione del singolo esercente.

Gli articoli scontati per i saldi devono essere esposti separatamente rispetto a quelli a prezzo intero (magari perché di nuove collezioni) ma se questo accorgimento non fosse attuabile - magari per problemi di spazio - il commerciante deve preoccuparsi di rendere informazioni chiare che in modo inequivocabile facciano capire ai clienti se i prodotti sono scontati o meno. L'esercente è tenuto a sostituire i prodotti o a rimborsare gli acquirenti in caso di merce difettosa anche se in saldo previa presentazione dello scontrino che attesti l'acquisto. Le normative sono consultabili online, ad esempio sul sito della regione Lombardia.

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