"El amor de Chile: perché in questo mondo tutte le cose parlano d'amore": ed è proprio l'amore la filosofia ispiratrice del padiglione della Republica de Chile all'Expo Milano 2015.

Un padiglione fortemente voluto dalla Presidente cilena Michelle Bachelet, che al termine della manifestazione sarà "scomposto" e ricostruito nel Paese di origine, dal quale traspira il calore e il fermento tipico dei paesi sud-americani. Musiche, colori e buon vino fanno, poi, da corollario ad uno dei padiglioni più "vivi" e frequentati dell'intera esposizione milanese.

E proprio il vino è stato il protagonista indiscusso della giornata di ieri che ha aperto la "Settimana del Vino". Per tutta la settimana i visitatori saranno accompagnati -alla scoperta dei migliori vini cileni in un viaggio fatto di sapori, odori e gusti- da due ospiti di eccezione, Alessandra Fedi e Flavio Grassi dell'Accademia del Vino di Milano.

Una degustazione di 4 vini, un bianco e 3 rossi, delle migliori cantine di quello che è ormai il "Paradiso del Vino". Si parte da un Sauvignon Blanc "Casa Silva-Cool Coast", che si caratterizza al primo olfatto da un profumo di foglie di pomodoro e peperoni per poi sprigionare un odore di mela, agrumi e frutto della passione, e si prosegue con il pinot nero "Santa Alba Reserva" della Valle de Curico e il Cabernet Sauvignon "Origen Del Pedregal Family", un rosso vivo e brillante di 13.5%, che "chiede di essere accompagnato alla carne" - come ha illustrato Flavio Grassi nel corso della degustazione.

Ma il vero primato detenuto dal Cile nel settore vinicolo è indubbiamente per il Carmenere "Del Pedregal- Old Vine Gran Reserva since 1825"; questa varietà di uva, tipica delle regioni francesi, fu scoperta soltanto nel 1994 in Cile -ha concluso Grassi.

Ma cos'è un buon vino senza una Sopaipilla barros luco, focaccina di zucca con manzo e formaggio fuso? Un'esperienza a metà...quindi se volete bere e mangiare bene, consigliamo di visitare il padiglione del Cile brindando con "Arriba, Abajo, Al centro. Pà dentro!".