Le 4 torri di 15 metri vigilano nel padiglione svizzero a difesa del senso dell'Expo 2015, nemmeno si trattasse delle guardie che si occupano della sicurezza del Santo Padre, e richiamano alla mente un concetto semplice e concreto: la sostenibilità dipende da me, dalla possibilità che concedo agli altri (ed implicitamente a me stesso) di utilizzare responsabilmente le risorse a mia completa disposizione. Non certo una riflessione da fast-food nelle torri.

Prendere o lasciare? Quattro sono i prodotti selezionati alla mercé gratuita dei visitatori - da consumare sul posto o da portare via anche come gadget - nell'ottica dello spunt(in)o offerto dalla Svizzera, esempio unico nella pletora dei paesi partecipanti.

Forte è il richiamo della tentazione di trattenere qualcosa per sé, almeno pari al canto delle sirene che intendevano attrarre Ulisse; qui non c'è la Maga Circe a mettere in guardia, ma la piattaforma visibile dall'esterno che si abbassa in proporzione allo scarico delle torri dai prodotti alimentari.

Ce n'è per tutti? Quanto ne rimane? Le due scritte informali campeggiano dall'alto dei 15 metri ed ammoniscono, quasi amichevolmente, a pensarci bene prima di fare la spesa gratis. Se lo scudo crociato avrà preso il sopravvento sulla sporta allora sicuramente sarà valsa la pena esserci andati.

Dopo uno strappo iniziale al ribasso, con la mano lunga della curiosità, le percentuali di svuotamento si sono stabilizzate (rimangono l'87% di sale, l'86% di caffè, il 75% di rondelle di mele e di acqua), forse anche per merito della Nestlè, che con l'iniziativa della tavoletta di cioccolato fai-da-te, ti concede la possibilità di non uscire proprio con le tasche vuote.

Torri di saggezza. Primus inter pares ad aderire alla manifestazione già dal 2011 ed a presentare il progetto del geniale padiglione, con il messaggio carico di interesse (rac)colto a mani basse dal consenso diffuso, il paese riciclerà le torri come serre urbane al termine dell'esposizione.

Anche la selezione dei quattro prodotti corrisponde ad altrettante torri di saggezza.

La Svizzera, da sempre considerata il serbatoio d'acqua del continente - vedasi "Un Sorso di Zurigo" e "Acqua per l'Europa" all'interno dell'area espositiva - dimostra di avere a cuore l'accesso idrico per tutti, all'acqua potabile ed all'acqua per i servizi igienici. Il caffè esprime la filiera che la pianta porta sulla tazzina, oltreché il prodotto maggiormente esportato (spodestati cioccolato e formaggio nella speciale classifica).

Il sale costituisce un valore nutrizionale se riposto in un consumo salutare. Le mele rappresentano, da ultimo, la tutela della biodiversità dell'agricoltura nell'ambiente.

Se Guglielmo Tell ci fosse ancora si ergerebbe a paladino sulle torri ed armato del buonsenso più che della balestra, infilzerebbe sicuramente tutte le rondelle di mele in uscita. Non per spaccare a metà il tema della sostenibilità, ma solo per riporle al loro posto. A ciascuno il suo … eroe nazionale.