Un racconto terribile, quello pubblicato dal quotidiano locale 'Il Cittadino Monza e Brianza', una vicenda che, purtroppo, ricalca altri tremendi episodi di cui sono vittime i minori. Il tutto è accaduto in una scuola superiore di Monza dove una ragazzina di origini filippine ha confessato, a una sua professoressa, gli abusi sessuali di un 'fedele di una comunità cattolica di Milano'.

Ultime news scuola, domenica 24 luglio: docente fa arrestare pedofilo

Il racconto della ragazzina all'insegnante è agghiacciante: la giovane studentessa, ora quindicenne, ha trovato il coraggio di narrare le violenze subìte da quell''orco', violenze che cominciarono addirittura cinque anni fa, quando lei, quindi, aveva solamente dieci anni.

L'adolescente ha raccontato di aver conosciuto quell'uomo, quarantenne e zio di una sua amichetta, frequentando una comunità religiosa. Il 'mostro', anch'egli di origini filippini, avrebbe cominciato a mettere gli occhi sulla giovane nel 2011: caricandola sulla propria auto, l'uomo portava la giovane in luoghi appartati, abusando più volte di lei. Il tutto, ovviamente, senza che i genitori della ragazza sapessero nulla.

Racconto agghiacciante della quindicenne: l'uomo è un 'fedele di una comunità cattolica di Milano'

L'insegnante ha immediatamente provveduto a sporgere denuncia al commissariato di pubblica sicurezza di Monza, anche perchè, dal racconto, sono poi emersi ulteriori dettagli raccapriccianti come quelli riguardanti altre tre ragazze, coetanee della giovane filippina, anch'esse ripetutamente violentate dallo stesso 'mostro'.

In seguito alla denuncia presentata dalla professoressa, i carabinieri hanno avviato le dovute indagini che hanno portato all'emissione di un ordine di custodia cautelare nei confronti del quarantenne, ora detenuto presso la casa circondariale di Monza. L'episodio, inoltre, è stato segnalato alla procura dei minori di Milano.

Ancora una volta, il prezioso aiuto psicologico di una docente ha permesso di liberare una giovane da un terribile incubo e di consegnare nelle mani della giustizia il colpevole: laddove i genitori, a volte, non possono arrivare per la comprensibile vergogna di una giovane nel raccontare ai propri cari tali simili abusi, l'abile psicologia di un'insegnante è riuscita a portare alla luce un segreto difficile da svelare.