Con il termine 'puzzone' si è soliti definire l' hashish di bassa qualità, ovvero quello comunemente reperibile nelle strade italiane, che viene tagliato dagli spacciatori con altre sostanze, in modo tale da poter ottenere una maggiore quantità di fumo e conseguentemente un incremento del numero di dosi da rivendere.

La conseguenza inevitabile di questa pratica – oltre ai maggiori danni fisici causati alla salute dal consumo di un fumo 'tagliato' – è che all'olfatto l'odore emanato dal cosiddetto puzzone, come è facilmente intuibile dal nome, risulta essere ovviamente molto poco gradevole.

Fabri Fibra e il puzzone

In una recente intervista rilasciata a 'Il Fatto Quotidiano' fabri fibra – oltre a raccontare i suoi problemi durante i cosiddetti 'in store' (i firma-copie durante i quali i fan possono incontrare l'artista dal vivo, salutarlo ed ottenere una stretta di mano o, nel migliore dei casi, un abbraccio) con quelle che ha definito come delle vere e proprie 'mamme arrapate' che provano a molestarlo – ha candidamente ammesso di aver avuto non pochi problemi con hashish e marijuana negli ultimi anni della sua vita.

Il rapper infatti, oltre ad aver ammesso di essere andato vicino alla vera e propria dipendenza dai derivati del THC durante il suo ultimo tour, evitata grazie ad una drastica diminuzione dei consumi, ha ammesso di non riuscire più a fumare in compagnia, perché dopo aver consumato l'erba tende a isolarsi.

Inoltre l'autore di 'Fenomeno' ha raccontato di essere stato spesso costretto in passato a fumare il sopracitato puzzone, dato che durante il suo primo periodo di permanenza a Milano, subito dopo essersi trasferito, non riusciva a trovare di meglio. Queste le parole del rapper originario di Senigallia: 'I primi tempi di Milano mi hanno allungato le peggio schifezze, hanno fatto la cresta, ho acquistato pure il puzzone (del pessimo hashish)'

Fabri Fibra e la vita da artista a Milano

Nel corso dell'intervista Fabri Fibra è tornato più volte a parlare del capoluogo lombardo, città nella quale risiede ormai da anni, definendola 'Complicata', queste le sue parole: 'Città complicata, quando ci suono devo inventarmi ogni volta qualcosa di speciale.

Qui è difficile stupire un pubblico abituato all' impossibile, sono arrivato a suonare alle tre e mezzo del mattino, con un sonno boia.. Altro che adrenalina. Prima di salire sul palco ho dovuto prendere un caffè doppio'