Dopo il tanto atteso battesimo al Salone di Parigi, usciranno nel prossimo mese di novembre le nuove Smart fortwo e forfour: per il primo modello è previsto un prezzo base di partenza inferiore a 12000 euro (stiamo parlando della Smart fortwo 70 da 71 cavalli) che sale di soli 650 euro per la forfour con motorizzazione ed allestimento analoghi. Esagerare, mettere di più sia in termini di sicurezza che per quanto concerne dotazioni, colori e caratteristiche meccaniche è stato un po' il mantra dei progettisti. Tale spirito innovativo, tuttavia, si coniuga con una volontà di mantenere ferme alcune caratteristiche uniche di questa citycar, come il motore posteriore, non solo conservato sulla fortwo, ma esteso per la prima volta alla forfour, la cinque porte che esordisce in contemporanea con la collega più piccola.

Punto di partenza della nostra analisi sui due nuovi modelli proposti da Smart, sarà l'individuazione (e la successiva correzione) di tutti quei difetti che caratterizzavano i precedenti modelli di questa innovativa utilitaria. La terza generazione di quella che è diventata la citycar per eccellenza, ha raggiunto un livello di maturità sconosciuto alle due serie che l'hanno preceduta. Per prima cosa si nota che l'auto è divenuta leggermente più larga: 10 centimetri in più, per un totale di 166 centimetri, sono più che sufficienti per non costringere due passeggeri a stare spalla a spalla. Inoltre in questa terza generazione, Smart ha definitivamente abbandonato il cambio robotizzato che era stato motivo di numerose critiche da parte dei possessori di questa citycar.

Al suo posto si è finalmente dotata di trasmissioni che, almeno sulla carta, paiono all'altezza del suo nome: una manuale a cinque marce ed una automatica a doppia frizione. Questa seconda opzione, pur mantenendo costi piuttosto elevati, ha fatto sì che l'auto possa davvero elevarsi rispetto ai modelli proposti dalle case automobilistiche concorrenti.

Infine Smart ha ridisegnato completamente le sospensioni sia anteriori che posteriori, aumentando l'escursione degli ammortizzatori, in maniera tale che i passeggeri risentano meno delle imperfezioni stradali.