Da sempre l'italiano è lingua ufficiale e anche sinonimo di auto veloci quanto belle, ma l'uso impassibile che Lamborghini fa, col suo ultimo concept, della parola "ibrido", crea una strana sensazione. Si ha l'impressione che si tratti di un'esperienza un po' bizzarra anche per la stessa Lamborghini; il concept della casa del toro, chiamato Asterion, non ha la spavalderia e la temerarietà che siamo abituati a vedere sui bolidi costruiti dalla casa italiana di proprietà di Audi.

Questa mancanza sembra quasi intenzionale. Infatti, Lamborghini Asterion non è progettata per correre, bruciare tempi sul giro e sfidare rivali come LaFerrari o la Porsche 918. Il suo propulsore ibrido è programmato per offrire un'esperienza meno viscerale rispetto al V12 e V10 di Aventador o Huracan. Si tratta, in effetti, più di una Gran Turismo. Oltre alla verve meno "nervosa", Asterion ha anche linee più morbide e meno aggressive. Ha ancora la capacità di scioccare, ovviamente. Di profilo sembra portare un sacco di peso tra la cabina e le ruote posteriori, come la linea tipica di molte supercar degli anni '70.

Il propulsore a benzina è lo stesso 5,2 litri V10 della Huracan, qui portato a poco più di 600 cavalli. Tuttavia l'Asterion ha anche tre motori elettrici, uno per ogni ruota anteriore e un altro tra il V10 e la trasmissione a sette marce. Insieme possono aggiungere quasi 300 cavalli in più, portando la potenza complessiva della vettura "italo-tedesca" vicino ai 900 cavalli e, naturalmente, a quattro ruote motrici. L'energia elettrica viene immagazzinata in una batteria agli ioni di litio che si trova lungo la spina dorsale della vettura. La Asterion si basa sulla struttura in fibra di carbonio e alluminio della Huracan; filosoficamente il layout ibrido è preso in prestito da un altro marchio Volkswagen, ossia Porsche.

Non è il primo esperimento di auto sportiva che abbandona il classico binomio benzina-turbo a favore di soluzioni più ecosostenibili. Ricordiamo le celebri Tesla, vetture totalmente elettriche dalle prestazioni interessanti. Certamente, in futuro ne vedremo molte di più, giacchè la tecnologia in questo campo fa passi da gigante e rispetto ai primi esperimenti in fatto di motori con impostazione ibrida o elettrica, dove le prestazioni erano inesistenti o quasi, le case costruttrici sono giunte a un livello di ingegnerizzazione tale per cui è lecito aspettarsi in futuro vetture di questo calibro totalmente elettriche. Si perderà forse un po' di romanticismo a vedere, ipoteticamente, una Ferrari elettrica… ma da quando in qua la tecnologia è mai stata romantica?