Importanti novità a partire dal prossimo 3 novembre per quanto riguarda la carta di circolazione dei veicoli, motoveicoli e rimorchi. Qualora il nome dell'intestatario cambiasse o se per un periodo superiore ad un mese il mezzo dovesse essere intestato a un soggetto diverso dal proprietario, in comodato, locazione senza conducente, cioè ad una società di noleggio a lungo o breve termine, o affidamento per custodia giudiziaria; l'avente causa dovrà richiederne la registrazione sulla Carta di circolazione rivolgendosi al Dipartimento per i trasporti che provvederà all'aggiornamento. Chi non si atterrà a queste disposizioni potrebbe incorrere nelle sanzioni stabilite da questa nuova regola: una multa a partire da 705 euro.

Oltre alla sanzione pecuniaria è previsto anche il ritiro della carta di circolazione che verrà restituita dalla motorizzazione una volta che il proprietario si sarà messo in regola.Questa novità già inserita nel Codice della Strada dalla Legge n. 120/2010 diverrà operativa solo dal 3 novembre 2014 per permettere di attivare, da parte della Motorizzazione, come ha reso noto mediante la circolare del 10 luglio scorso, le procedure informatiche necessarie.

Le sanzioni scatteranno comunque dal 3 novembre 2014, prima di quella data il soggetto che usi già un mezzo non di sua proprietà e un'intestazione che non è aggiornata, non ha nessun obbligo sanzionabile almeno che non ritenga giusto effettuare lo stesso la registrazione, ma si tratterebbe di una facoltà non dell'obbligatorietà come per gli atti posti in essere il 3 novembre.

Da quello che si apprende dalla rivista Quattroruote, però, l'obbligo dell'aggiornamento non sussiste per quanto riguarda figli, coniuge o altri familiari conviventi. Come dice la circolare del Ministero: solamente il proprietario del veicolo, il locatario nel caso di leasing, l'acquirente e l'usufruttuario possono dare in comodato il mezzo ma solo se il venditore dà il proprio consenso. Il comodatario, che può essere sia una persona fisica che giuridica, non potrà quindi dare in subcomodato l'uso del veicolo ad altri soggetti.