Entro il 31 gennaio 2015 si deve pagare il bollo auto. Se dubbi non ci sono per quanto riguarda le automobili "ordinarie" un vero e proprio caos sta interessando il settore delle cosiddette auto "storiche". Infatti l'ultima Legge di Stabilità voluta dal governo e approvata dalle camere porta importanti novità in merito. Se le auto che hanno più di 30 anni continuano a rimanere esenti dal bollo auto così come accadeva negli scorsi anni, altrettanto non si può dire di quelle che hanno da 20 a 30 anni. Queste infatti dal 2015 non sono più esentate dal pagare il bollo.

Questo almeno secondo quanto stabilito dalla legge di stabilità. Tuttavia si registra il fatto che alcune regioni non siano d'accordo con tale scelta.

Il motivo sarebbero le proteste dei rappresentanti della categoria interessata che parlano di danni al settore di svariati miliardi a fronte di un modestissimo incasso per lo Stato. Pertanto sono molte le Regioni che affermano di voler contraddire quanto voluto dal governo e dunque continuare ad esentare dal bollo le auto dai 20 anni in su. Ovviamente questa situazione sta creando un grande caos in quanto sebbene la scadenza per il pagamento sia vicina, sono molti  gli automobilisti italiani a non sapere se devono pagare o meno tale tassa. Per adesso l'unica regione che ufficialmente si è piegata al volere del governo è la Basilicata in cui con certezza il bollo per questa categoria di auto si pagherà vista e considerata una delibera regionale appena approvata.

In Piemonte invece si decide di far slittare il pagamento al 28 febbraio in modo da sperare in una soluzione al caso. Lombardia, Emilia Romagna e Veneto invece decidono di mantenere anche per quest'anno l'esenzione andando quindi contro il volere del Governo centrale. In Toscana invece è stato stabilito in questi giorni di sostituire per le auto ventennali il bollo con una tassa di possesso forfettario pari a euro 63 per le auto e 26,25 euro per le moto.

Per quanto riguarda tutte le altre regioni a quanto pare la decisione è quella di allinearsi alla volontà governativa anche se al momento in esse non è intervenuta nessuna delibera regionale a confermare tale stato delle cose.