Sempre più confusione nella vicenda del bollo sulle auto storiche. Con l'ultima legge di stabilità è stata tolta dal governo l'esenzione che fino allo scorso anno interessava tutte le auto che avevano più di 20 anni di età. Adesso invece queste pagano il bollo come le auto normali. L'esenzione rimane solo per le auto che hanno dai 30 anni in su. Tale provvedimento ha sollevato molte critiche tra le associazioni di categoria proprio perché in questa maniera il settore è fortemente penalizzato e molti posti di lavoro sono a rischio. Questo in quanto viene meno così la convenienza a mantenere tali auto che a fronte in un valore abbastanza modesto adesso per via del bollo presentano costi di gestione sicuramente molto elevati.

In questa maniera l'intero settore subirà danni enormi.

Tanto che già c'è chi parla addirittura di una vera e propria ecatombe di tali vetture la maggior parte delle quali verranno rottamante. Se le cose non dovessero cambiare solo un quarto delle automobili che hanno dai 20 ai 30 anni arriverà al 2016. Sono in molti a ritenere che il provvedimento sia sbagliato in quanto a fronte di minime entrate per lo Stato i danni per il settore ammonteranno ad alcuni miliardi di euro. Con la conseguenza che la maggior parte delle auto verranno rottamate oppure vendute all'estero. Alle critiche dei tanti appassionati e delle associazioni di categoria sono seguite le decisioni di 3 regioni di non applicare il bollo su tali auto.

Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna hanno infatti deciso di andare contro quanto stabilito dal governo centrale e di non applicare tale normativa per la gioia dei numerosi proprietari di auto d'epoca in queste regioni. Vi sono numerose altre regioni che sono pronte a seguire le loro orme e a non applicare le direttive del governo inserite nell'ultima legge di stabilità.

Adesso però il timore piuttosto fondato è quello che il Governo intervenga e faccia abrogare tali decisioni delle regioni con l'obiettivo di far applicare la normativa decisa con la Legge di Stabilità.