Ad una settimana esatta dall'importante appuntamento in Parlamento sulla questione relativa al bollo auto storiche, crescono le speranze dei numerosi appassionati e proprietari di auto vetture di età compresa tra i 20 e i 29 anni. Questi ultimi ricordiamo che fino allo scorso anno non pagavano il bollo, ma dal 2015 le cose sono cambiate. In seguito ad un articolo introdotto dal governo centrale con l'ultima legge di stabilità approvata nel corso dello scorso mese di dicembre, è venuta meno l'esenzione dal pagamento del bollo. Esenzione che invece rimane in vigore per le auto che sono state immatricolate oltre 30 anni fà.

Il provvedimento in questione ha messo in ginocchio un intero settore

Il provvedimento del governo ha subito trovato la forte opposizioni di tutte le categorie interessate, che fin da subito hanno messo in evidenza tutte le problematiche che dalla decisione dell'esecutivo potevano derivare al settore. Settore che infatti non a caso negli ultimi mesi ha subito un brusco rallentamento a causa della decisioni di moltissimi appassionati di disfarsi a malincuore delle proprie auto storiche. Questo in quanto il loro mantenimento è divenuto ormai insostenibile per molti, che dunque hanno deciso di vendere o rottamare la propria vettura. Situazione che ovviamente sta mettendo in ginocchio un settore che aveva sempre potuto contare in passato su agevolazioni fornite per il valore storico delle vetture in questione.

Proprio per questo motivo in molti attendono con grande interesse e speranza la discussione che in Parlamento verrà affrontata il prossimo 30 giugno. Ovviamente sono in molti a sperare che possa finalmente venire ripristinata la situazione degli scorsi anni. Ma c'è anche chi teme che le novità dalla politica possano addirittura essere di segno negativo.

Tra l'altro negli ultimi giorni a rendere le cose ancora più antipatiche arriva la notizia di possibili rincari sul bollo auto per quanto riguarda il prossimo anno. Non resta che aspettare e sperare in buone notizie, sperando che non vi siano ulteriori rinvii da parte delle Camere sull'importante questione.