Già da un po’ di tempo qualcuno se n’era accorto e lo aveva fatto notare. Le Café Racer rappresentano il presente e il futuro del mondo delle Moto ed hanno contribuito a rilanciare – soprattutto in un periodo di crisi di dimensioni globali – la passione per le due ruote. Ora, però, è arrivato il momento del conto da pagare per le Café Racer, così come per Scrambler

Bobber e Street Racer è stato presentato. Suona strano dirlo e forse anche banale, ma oramai è quasi tutta una questione di moda. Non importa, dunque, che i motori non riescano a scaricare bene la loro potenza perché vengono montate ruote tassellate, o che i manubri siano eccessivamente diritti per l’assetto di certe motociclette o ancora che gli ammortizzatori alzino troppo il posteriore, questa è la tendenza è bisogna seguirla.

Adolfo Calles e i due fratelli Raúl e Jose Pérez, che insieme compongono il team di Rebellion of the Machines, la prima officina custom nata in Spagna, per fortuna non la pensano così. Il nome stesso del loro garage indica lo spirito che li guida.

L’idea che sta alla base

“Così questa macchina è un’autentica moto da prestazione. Una café racer vera deve maneggiarsi e frenare meglio dell’originale, pesare meno e sembrare che stia andando a 200 miglia all’ora quando è ancora ferma”. Questo il pensiero di Adolfo. L’obbiettivo di Rebellion è costruire moto in cui ogni parte è stata rielaborata per migliorare l’estetica o la prestazione – e possibilmente entrambe. Adolfo Calles precisa che nella loro officina si sono concentrati sulla qualità e offrono moto completamente omologate e con garanzia a vita.

La moto

La moto base è una Honda CB750 del 1994 con il suo quattro cilindri in linea. All’anteriore contribuisce la Yamaha R6 che fornisce sia l’avantreno che la forcella modificata. Il serbatoio e la relativa grafica appartengono ancora ad una CB, ma questa volta del 1984. I dischi sono lavorati e la pompa è Brembo. Due i filtri dell’aria e i silenziatori di scarico.

Il codone proviene dalla Yamaha TZ e nasconde batteria e cablaggi. Per garantire una certa sicurezza la frizione è nuova di zecca. I LED nascosti del codino sono Motogadget e i silenziatori in titanio sono omologati per strada.

Il prezzo è di appena 15.000 euro. Non troppi se considerate che la moto è gode di garanzia ed è omologata per uso stradale.

“È un cocktail che pensiamo si fondi armoniosamente, ma evita soluzioni che tutti usano, come luci gialle e via dicendo…Abbiamo voluto che le nostre moto sembrassero uscite dalla fabbrica non solo per le componenti , ma anche per la qualità del lavoro".

Il risultato è evidente: Moto stupefacente che pesa appena 198kg a pieno carico – circa 25 kg più leggera dell’originale – con una frenata da hypersport.