Ecco la nuova Kawasaki ZX-10R che debutterà nelle concessionarie nel 2016. I giapponesi di Minato rimarcano che la loro ultima nata è frutto della vittoria in Superbike e sull’autorevole sito di MotorcyclesNews Andy Downes rimarca come a malapena un bullone sia stato lasciato intatto rispetto al modello precedente. Il pilota Tom Sykes e l’intero team SBK Kawasaki ha contribuito in maniera decisiva allo sviluppo della nuova ZX-10R. Sarebbe – sempre secondo quanto dicono le alte sfere giapponesi – la cosa più vicina ad una Superbike che sia mai stata prodotta.

Quando si tratta di stupire

A vedere cosa hanno sfornato negli ultimi mesi i colossi mondiali delle Moto, qualche dubbio sul fatto che questa ZX sia quanto di più vicino ad una Superbike potrebbe nascere. Ma poi, se si pensa che l’ultima Kawasaki con la scritta Ninja che è uscita dalla catena di produzione di Kawasaki era la H2R da 300 cavalli, allora forse è meglio mettersi a verificare quali sono i suoi numeri. Ormai d’altronde, visto lo spaventoso salto in avanti fatto da tutte le supersportive e con la sola Honda CBR1100 RR rimasta legata al “passato” – e comunque in grado vincere sull’Isola di Man – non resta altro da fare che adeguarsi.

Caratteristiche tecniche

L’inerzia di pistoni ed albero motore è stata ridotta di un buon 20%.

Questo si traduce non solo in una più veloce accelerazione, ma anche in una più facile frenata della corsa dei pistoni. Meno massa e ingombri da gestire in genere. La nuova valvola d’aspirazione della testa del cilindro è più ampia e permette di spurgare più efficientemente. La scelta del titanio determina riduzione delle masse.

Condotti più ampi per il licquikdo i raffreddamento aiutano a tenere bassa la temperatura. La lista delle modifiche apportate al motore è estremamente lunga e quasi impossibile da riportare.

L’airbox è ora due litri più largo – 10 litri. Tutte questi accorgimenti hanno determinato i 207 cavali finali (con airbox in pressione) a 13.000 giri/min ed una coppia di 84ftlb a 11.500 goro/min.

Nulladi nuovo sotto il sole?

Perdere peso è stata la priorità. Così gli scarichi in titanio di dimensione uguali a quelli adoperati in gara. Oltre al silenziatore in titanio, sono presenti tre catalizzatori, per aiutare la moto a raggiungere le emissioni Euro 4 e superare i test di rumorosità.Le modifiche al telaio hanno riguardato anche la posizione di guida del pilota, affinché fosse favorita una postura più da “pista”.

Elettronica, elettronica Elettronica.L’unità di misura Inerziale Bosch (IMU) è un must che tutte le hyper devono avere, con annesse misure dell’angolo di piega, dell’accelerazione, della frenata e etc.etc. E anche in Kawasaki non poteva mancare l’acronimo di turno, S-KTRC, lo Sport-Kawasaki Launch Control Mode o il KIBS, il Kawasaki Intelligent anti-lock Brake System.

Figurarsi poi se mancava il cambio veloce bi-direzionale “Quick Shifter”. E ancora l’ammortizzatore di sterzo anti-saltellamento Ohlins.

Altri “dettagli”

Le nuove sospensioni anteriori sono state sviluppate dal team WSB in collaborazione con Showa, con il loro Balance Free Front Fork al debutto su una moto di serie. Mentre al posteriore il Balance Free Rear Cushion (BFRC). La forcella di 43 mm dovrebbe migliorare il comfort di guida , la stabilità in frenata e aumentare il feed-back con anteriore e posteriore della moto, con ogni braccio regolabile in maniera indipendente. Ogni braccio possiede un cilindro separato di azoto compresso che smorza i colpi in maniera autonoma.

L’impianto frenate è Brembo M50, con monoblocchi in alluminio, che fanno presa su dischi gemelli da 330 mm.

Al posteriore un singolo disco da 220 mm è associato a un singolo pistone.Il faro anteriore più largo è stato suggerito dal team WSB per aumntare la stabilità ad alta velocitàe il flusso aerodinamico. L’intero cupolino è supportato dal faro che ne riduce le vibrazioni.

Al momento è lecito sognare, visto che sul prezzo ancora non è trapelato nulla.