Novità positive per Alfa Romeo in attesa del debutto sui principali mercati della nuova berlina italiana di classe 'D' Alfa Romeo Giulia. Queste dovrebbe arrivare nella versione sportiva Quadrifoglio nel corso della prossima primavera, mentre la versione normale giungerà sul mercato qualche mese dopo ma comunque sempre nel 2016. Le ultime notizie che giungono dalla storica casa automobilistica di Arese, come detto, sono molto positive in quanto mettono in evidenza un recupero del noto brand italiano sul mercato europeo. Questo è un trend che, nel mese di novembre, riguarda quasi tutti i principali mercati della zona euro.

Ci riferiamo a Francia, Spagna e Regno Unito. Unico grande paese dove ancora una volta il Biscione è il calo è la Germania.

In Germania si aspetta la Giulia

Probabilmente in Germania, un mercato da sempre ostico per la casa di Arese, servirà l'arrivo della nuova Alfa Romeo Giulia per poter finalmente dare serio filo da torcere allo strapotere delle case tedesche Audi, Bmw e Mercedes, mettendo a repentaglio la loro leadership nel segmento 'premium' del mercato delle automobili. Si tratta di una sfida non certamente facile, ma che in FIAT Chrysler non danno per così impossibile. Questo in particolare grazie alla bontà delle nuove automobili in arrivo nei prossimi anni dagli stabilimenti italiani del Biscione.

A novembre dunque torna a cresce in Europa Alfa Romeo che conquista dati positivi in 4 dei 5 più importanti mercati del nostro continente, Italia compresa.

I dati paese per paese

In Italia il marchio milanese cresce in novembre de 18% e in tutto il 2015 del 7%. Si tratta di ottimi risultati che fanno ben sperare per il futuro del brand nel nostro paese.

In Francia a novembre si cresce del 3,5% in controtendenza con quanto accaduto nel resto dell'anno dove il Biscione ha perso in totale il 18%. Per quanto riguarda il Regno Unito si cresce ma di pochissimo (+0,3%), ma nel resto dell'anno si è perdo il 9,6%. Infine in Spagna nell'ultimo mese la casa italiana fa segnare un ottimo +6,6%, che però non riesce a compensare il -10% dell'intero 2015. Germania disastrosa invece calo del 15% in novembre e del 12% per quanto riguarda tutto il 2015.