Questo è un periodo sicuramente non facile per il numero uno di FIAT Chrysler Automobiles Sergio Marchionne. Il Ceo di Fca a fine mese, nel corso di un infuocato Consiglio d'amministrazione che si svolgerà a Londra, dovrebbe chiarire alcuni punti fondamentali che riguardano il futuro del gruppo da lui guidato. In particolare in questo momento al centro delle attenzioni generali c'è il presunto rinvio nell'uscita sul mercato di alcuni dei modelli del Biscione che, secondo il piano di sviluppo redatto nel 2014 dal Ceo di Fca, dovrebbero arrivare nei prossimi anni per quanto riguarda il rilancio di Alfa Romeo.

Il rinvio dovrebbe essere dovuto alla delicata situazione che si sta vivendo in Cina per quello che concerne il mercato auto, che attualmente si caratterizza per il fatto di trovarsi in una situazione di forte crisi.

Situazione delicata secondo i sindacati a Mirafiori

Del resto è evidente come la stessa Alfa Romeo Giulia, di cui al momento non è stato ancora ufficializzato lo sbarco in concessionaria, stia arrivando in ritardo rispetto a quanto paventato negli scorsi anni. Questa situazione finisce per ripercuotersi anche sul futuro di alcuni storici stabilimenti di Fiat Chrysler in Italia, tra cui spicca proprio quello di Mirafiori. Lo stabilimento dove a breve dovrebbe cominciare la produzione dell'atteso Maserati Levante, primo Suv della storica casa del Tridente, vive un momento non facile.

Questo è testimoniato dagli interventi relativi alla cassa integrazione di un nutrito gruppo di operai di questo stabilimento negli scorsi mesi.

Il timore dei sindacati è che questi presunti ritardi nell'uscita dei nuovi modelli, su cui Marchionne è chiamato a fornire un chiarimento entro fine mese, possano causare dei problemi a chi lavora in questo stabilimento.

Lo stesso amministratore delegato di Fca in passato aveva promesso l'abolizione della cassa integrazione negli stabilimenti italiani entro il 2018. A questo punto però, non tutti sono convinti che questa promessa potrà essere mantenuta. Questo anche perché l'arrivo delle future vetture di Alfa Romeo e Maserati dipenderà molto dal successo delle prime che sbarcheranno sul mercato e dunque per il momento i ritardi non aiutano a chiarire la situazione.