Una delle principali conseguenze dei ritardi nel piano di rilancio di Alfa Romeo, comunicati dal Ceo di FIAT Chrysler Sergio Marchionne a Londra lo scorso 27 gennaio 2016, potrebbe essere quello di veder allungati i tempi dell'uscita sul mercato della nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta. Sebbene infatti si pensasse a lungo che questa vettura, nonostante i rallentamenti dell'economia cinese, sarebbe arrivata in concessionaria secondo i tempi prestabiliti, gli addetti ai lavori iniziano a pensare che in realtà anche questo modello potrebbe essere interessato dai ritardi.

Infatti Marchionne ha comunicato che anche questo veicolo è uno di quelli coinvolti nei ritardi e che dunque verrà prodotto e realizzato nel generico periodo che va dal 2017 alla metà del 2020.

A Ginevra verrà mostrato il Resytling del modello attuale

Si tratta quindi di una brutta notizia, per tutti coloro che speravano di poter ammirare questa nuova berlina nel più breve tempo possibile. Per il momento dunque occorrerà consolarsi con il restyling che il modello attuale sta subendo in queste settimane e che verrà mostrato nella sua versione definitiva al prossimo Salone auto di Ginevra, che si svolgerà dal 3 marzo 2016. Sarà questa dunque l'Alfa Romeo Giulietta che vedremo almeno per altri 3 anni, in attesa dell'arrivo della nuova generazione, che ricordiamo verrà realizzata su una versione accorciata della piattaforma 'Giorgio', già usata per Alfa Romeo Giulia e anche per il primo Suv, che verrà immesso sul mercato a partire dal prossimo anno.

L'anno entro cui è più probabile che la nuova generazione di Alfa Romeo Giulietta possa arrivare sul mercato è il 2018, ma non si esclude a questo punto che il suo arrivo possa avvenire anche nel corso del 2019. Ricordiamo che è stato confermato da più parti negli scorsi mesi che questo nuovo veicolo sarà dotato di trazione posteriore e sarà uno dei pochi a poter vantare questa caratteristica nel suo segmento di riferimento.

Secondo alcuni, qualora il ritardo sull'uscita della nuova Giulietta venisse confermato sarebbe un peccato, visto l'ottimo stato di cui gode attualmente il mercato europeo, in cui questo modello troverebbe terreno fertile.