Non è che i giapponesi siano famosi solo per il sushi. Non se ne abbiano gli europei – italiani in primis – a dispetto della secolare rivalità tra Oriente e Occidente e al di là di un patriottismo - non ce ne voglia la MV Agusta F4 RC- dall’altra parte del mondo le Moto sanno farle e sanno farle bene. Poco prima dell’estate la Kawasaki aveva ricostruito gli stilemi e i confini del mondo delle due ruote, lanciando la sua irragionevole Ninja H2R. Prima di lei si discuteva dell’invalicabile asticella dei 200 cavalli, poi tutto è cambiato. Cambiato violentemente e forse senza neanche troppi scandali.

I soldi non c’entrano

In Giappone non esiste solo la Kawasaki e certi schiaffi non possono essere dati senza alcuna conseguenza. Si ritorna bambini. Allo spirito essenziale del divertimento. Di quello che dovrebbe essere sempre e solo un gioco. Allora si gioca. Ma a giocare in questo caso sono i colossi della moto. Così, in un periodo in cui gli studi di marketing guidano praticamente ogni scelta delle piccole e soprattutto delle mastodontiche industrie, sembra assurdo, surreale che si scelga di mettere in produzione una moto che fin a qualche settimana prima era ancora in fase di studio.Osamo Suzuki – non è poi così difficile immaginare chi sia – non deve averci pensato poi più di tanto e semaforo verde per la messa in commercio del suo asso nella manica - e questa volta non si tratta di café racer.

Con qualunque mezzo

La protagonista è ancora lei, la Suzuki Hayabusa e, secondo quanto riportato dagli autorevoli magazine giapponesi YoungMachine e MoreBike, avrà il duro compito di adombrare la Kawasaki H2R. Allora via con un motore 1400cc – sebbene dalle foto apparse sulle testate giapponesi campeggi la scritta 1500 – e che non manchi il turbo!

L’impresa non è delle più semplici e il tempo stringe. Non si può più aspettare. La scena è stata rubata dalla H2R. E si apprende che la Hayabusa sarà presentata prima di fine 2016, forse anche nei primi sei mesi di questo nuovo anno. Il modello apparso qualche mese addietro e che tutti riconducevano alla nuova GSX R1000 – ancora non aveva fatto la sua apparizione all’Eicma – in effetti aveva poco da spartire con la 1000 più attesa dell’anno, ma, a guardare i primi scatti di questa nuova Hayabusa, appare chiaro che forse era proprio lei la moto abbozzata in quel modellino.

Il parafango anteriore che, a mo' di elmo greco, copre la ruota fin quasi a metà e le frecce inglobate nel cupolino sono solo alcuni dei dettagli che saltano all’’occhio vedendo le copertine dei magazine. Niente marketing. Bisogna solo pazientare un po’. D’altronde questa è solo una questione d’onore, una questione d’onore tra titani giapponesi.